Confcoop: bene Bellaria alla presidenza del Consorzio vini reggiani

luigi bellaria

“Una scelta che rispecchia la rilevanza della cooperazione all’interno del settore e valorizza l’impegno di una realtà che, da sempre, esprime un grande impegno sul versante della ricerca, della qualità e della valorizzazione delle nostre eccellenze vinicole”. Così Confcooperative commenta l’elezione di Luigi Bellaria, presidente della Cantina sociale di Gualtieri, alla presidenza del Consorzio per la promozione del marchio storico dei vini reggiani.

Luigi Bellaria succede a Davide Frascari, presidente di Emilia Wine, recentemente chiamato alla presidenza del Consorzio Tutela Vini Emilia.

54 anni, Sindaco di Cadelbosco Sopra, Bellaria da due anni è presidente della cantina sociale della bassa reggiana, nata nel 1958 ad opera di 21 produttori agricoli ed oggi punto di riferimento per 250 soci, che conferiscono annualmente oltre 60.000 quintali di uve.
“Una realtà importante – sottolinea il presidente di Confcooperative, Matteo Caramaschi – che è presente anche su diversi mercati esteri, commercializza oltre 3 milioni di bottiglie e ha fondato il proprio sviluppo sul forte radicamento nel territorio e su investimenti che sono andati a consolidare una lunga tradizione di qualità nell’ambito dei lambruschi, ma anche a riscoprire e a valorizzare economicamente alcune eccellenze assolutamente uniche e altrimenti destinate alla scomparsa”.
E’ il caso, soprattutto, del vino ottenuto dall’uva Fogarina, vitigno anticamente coltivato nelle zone golenali e rilanciato proprio grazie alla Cantina sociale di Gualtieri dopo una lunga ricerca sia storica che agronomica.
“Una riscoperta – osserva il presidente di Confcooperative – che si è tradotta in nuove opportunità economiche per la cantina e i suoi soci, diversi dei quali hanno ripreso a coltivare un vitigno che sino agli anni venti del secolo scorso era ampiamente diffuso ed apprezzato, tanto che , la “Cantina fra produttori di uva Fogarina” ne trasformava annualmente ben 50.000 quintali”.
Accantonata gradualmente a favore dei lambruschi, la Fogarina è ritornata in auge proprio grazie alla Cantina sociale di Gualtieri, che nel 2009 presentò sia il Rosè che il Passito ottenuto da un vitigno di cui si ha notizia già nei primi anni dell’800.
“Siamo certi – conclude il presidente di Confcooperative – che questa passione e questa grande attenzione alle nostre tradizioni rappresentino un importante valore per il Consorzio vini reggiani e siano gli elementi fondamentali sui quali l’ente di promozione saprà valorizzare al meglio il lavoro delle cantine e dei viticoltori reggiani”.