L’allarme di Fnaarc-Confcommercio Reggio: “Agenti e rappresentanti di commercio sono finiti nella tempesta perfetta”

sede Confcommercio Reggio Emilia

Stefano Peterlini, presidente provinciale reggiano della Fnaarc, la Federazione degli agenti e dei rappresentanti di commercio di Confcommercio-Imprese per l’Italia, ha messo in guardia rispetto alla “tempesta perfetta” che sta colpendo gli agenti e i rappresentanti di commercio italiani: “Siamo ancora molto distanti dai livelli pre-pandemia del 2019 e l’unica ripresa vera che stiamo registrando, purtroppo, è quella dei costi”, ha sottolineato.

Sulle due categorie professionali, che hanno di fatto nell’auto il loro “ufficio”, con una media annua di oltre 60.000 chilometri percorsi, pesa in particolare il rincaro del prezzo del carburante, che si unisce al vertiginoso aumento generale dei costi. L’incremento di questi ultimi, secondo Peterlini, per gli agenti è stato di almeno il 30%: “Salgono nominalmente anche i ricavi, ma è una crescita fittizia derivata dall’inflazione. In realtà i nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite, la concorrenza dell’online e la carenza di prodotti da vendere, con i ritardi nelle forniture”.

Confcommercio e Fnaarc hanno quindi auspicato interventi immediati e concreti per gli agenti e i rappresentanti di commercio: “Duecentoventicinquemila professionisti in Italia che, intermediando oltre il 70% del Pil nazionale, costituiscono il motore delle Pmi; ed è bene ricordare – ha aggiunto Peterlini – che siamo stati tra le categorie più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia”.

Tra le priorità, secondo la Fnaarc di Reggio, “deve essere ridotto il costo del carburante, anche agendo sulle accise: i costi di trasporto stanno subendo violenti rialzi e sono la voce di spesa più importante nel bilancio degli agenti e dei rappresentanti di commercio. È perciò indispensabile calmierare i costi legati alla mobilità. Inoltre vanno attualizzati i parametri fiscali di deducibilità dell’acquisto dell’auto, perché il tetto attuale non ci consente di poter investire adeguatamente per rispondere a pieno alle nostre esigenze: dalla maggior sicurezza dell’autovettura alle nuove tecnologie green”. Più in generale, ha concluso Peterlini, “deve essere compiuto ogni sforzo per ridurre le aliquote e la pressione fiscale”.