C’è preoccupazione tra i 240 lavoratori del gruppo – gran parte dei quali residenti a Rio Saliceto, nel reggiano – per l’improvvisa decisione della proprietà della Goldoni Arbos, storica azienda di trattori di Carpi, di avviare la procedura di concordato preventivo al tribunale di Modena.
Una preoccupazione che riguarda anche tutti i lavoratori delle piccole aziende dell’indotto, molte delle quali situate nel comprensorio reggiano, in sofferenza già dallo scorso autunno e costrette a un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, che in alcuni casi stanno terminando.
La Fiom-Cgil di Carpi, direttamente coinvolta per competenza territoriale, si è già mobilitata da tempo e sta gestendo un quadro della situazione peggiorato anche a causa del blocco della produzione cinese dovuto all’emergenza Coronavirus: una parte della produzione aziendale, infatti, avviene nello stabilimento modenese di Migliarina, e una parte nella casa madre in Cina, dove le macchine vengono costruite per poi essere assemblate a Carpi.
Anche la Camera del lavoro e la Fiom-Cgil della zona di Correggio stanno seguendo con apprensione gli sviluppi di una vicenda che avrà pesanti ricadute sui lavoratori e sulle loro famiglie, legate strettamente alle sorti della Goldoni Arbos e delle aziende dell’indotto.
“Siamo preoccupati per l’impatto sociale ed economico nell’ipotesi di una sensibile contrazione occupazionale”, hanno sottolineato Carlo Veneroni della Cgil e Davide Mariotti della Fiom-Cgil di Correggio. “Crediamo sia necessario ritirare la procedura di concordato, salvaguardando l’occupazione anche nelle aziende dell’indotto e tornare a ragionare in termini di prospettive produttive per un’azienda storica e vitale per il territorio delle due province. Così come è necessario e possibile per una multinazionale come questa rafforzare gli investimenti sul territorio per il rilancio dell’impresa”.
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno