È scesa in campo anche la Provincia di Reggio per placare le polemiche scoppiate nei giorni scorsi sul nome del nuovo istituto scolastico a indirizzo scientifico-tecnico nato dall’accorpamento dell’istituto d’istruzione superiore Antonio Zanelli con l’istituto tecnico per geometri Angelo Secchi, operazione resasi necessaria per ottemperare ai tagli ministeriali al numero di dirigenze scolastiche.
Come è ormai noto, il consiglio di istituto ha deciso che il nuovo polo scolastico sarà intitolato al solo Antonio Zanelli. La decisione, passata a strettissima maggioranza (10 voti contro 9), contrasta peraltro con la delibera assunta invece ad ampia maggioranza dal collegio dei docenti, che aveva chiesto di mantenere la doppia intitolazione.
“La Provincia di Reggio, fin dall’inizio del percorso di accorpamento tra i due istituti, ha espresso in più occasioni, pubblicamente e con lettere formali, l’auspicio che la nuova denominazione potesse tenere insieme entrambe le storie e le identità”, ha ricordato il presidente dell’ente provinciale Giorgio Zanni: “Un orientamento condiviso anche dal collegio docenti, che si era espresso in tal senso. Il consiglio d’istituto, com’è previsto dalla normativa, ha poi assunto legittimamente una decisione differente. Ne prendiamo atto con pieno rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun soggetto istituzionale”.
Nel frattempo, però, ha osservato Zanni, “stiamo assistendo, dentro e fuori la scuola, all’emergere di un dibattito intenso e trasversale, che ha riportato al centro il valore della storia del Secchi e la memoria della figura di padre Angelo Secchi, ma anche il riconoscimento del percorso di forte e positivo sviluppo che l’istituto Zanelli ha maturato negli ultimi anni. È dunque evidente la necessità di generare un nuovo equilibrio, che tenga insieme entrambi gli elementi: da un lato la tradizione, la memoria e il patrimonio formativo dell’istituto Secchi; dall’altro la crescita presente e futura dello Zanelli, la sua attrattività, i risultati ottenuti, la soddisfazione di studenti, famiglie e personale scolastico”.
La scorsa settimana, insieme al Comune di Reggio e al dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, la Provincia di Reggio aveva nuovamente espresso i propri auspici in merito in una lettera indirizzata al presidente del consiglio d’istituto.
“Al termine di un recente confronto con la dirigente scolastica, la professoressa Maria Sala, ho espresso – ha sottolineato Zanni – la disponibilità ad aprire formalmente un percorso istituzionale di confronto e accompagnamento, che possa offrire uno spazio di dialogo a tutte le componenti e le sensibilità della comunità scolastica coinvolta in questa discussione. L’auspicio è che questa proposta venga accolta, affinché si possano individuare nuove soluzioni che tengano insieme identità storica e innovazione educativa. Non una riunione risolutiva, ma un cammino condiviso, capace di ascoltare le diverse sensibilità e affrontare le criticità emerse, per costruire nuove opzioni e sintesi che pensiamo possano esserci. Tra queste, anche la nostra disponibilità a mettere a disposizione della discussione l’intitolazione del nuovo plesso scolastico di via Fratelli Rosselli, tra gli investimenti più belli, funzionali e importanti realizzati dalla nostra Provincia negli ultimi trent’anni. Un confronto da non banalizzare, soprattutto per chi quella scuola l’ha vissuta, la vive e la anima ogni giorno con valori autentici e profondi”.
“Proponiamo questo confronto – ha concluso il presidente della Provincia di Reggio – nel rispetto dell’autonomia e della centralità della progettazione didattica e organizzativa, che resta nelle mani della dirigenza scolastica e che ha già mostrato capacità di accompagnare il cambiamento con ottimi risultati, competenza e visione. Poniamoci insieme questo obbiettivo: ci pare certamente raggiungibile, soprattutto se portato su un tavolo di dialogo franco e rispettoso, come stiamo proponendo”.
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