La procura di Piacenza ha chiesto condanne fino a oltre 16 anni di reclusione per i cinque carabinieri coinvolti nell’inchiesta su quanto avvenuto all’interno della stazione dei carabinieri Levante di Piacenza, finita al centro delle cronache nazionali il 22 luglio del 2020 per gli sviluppi dell’operazione “Odysseus” della Guardia di Finanza piacentina, che aveva portato all’arresto di alcuni militari in servizio presso la caserma (accusati di reati gravissimi come spaccio, corruzione, abuso d’ufficio e tortura), al sequestro della stessa stazione (poi dissequestrata dopo oltre quattro mesi) e al trasferimento dei vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri.
La procuratrice di Piacenza Grazia Pradella, al termine della requisitoria della pubblica accusa nel processo in rito abbreviato, ha definiti i militari imputati “traditori dello Stato”, chiedendo al giudice condanne pesanti: 16 anni, un mese e 10 giorni per l’appuntato Giuseppe Montella, considerato il leader del gruppo di carabinieri “deviati”; e ancora 14 anni, 5 mesi e 10 giorni per Salvatore Cappellano, 13 anni per Giacomo Falanga, 7 anni e 8 mesi per Davide Spagnolo e 5 anni per Marco Orlando, ex comandante della stazione piacentina.
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Tempismo a scoppio ritardato, si può dire, in attesa delle opportune considerazioni l' anno prossimo. Sic transit gloria mundi politicantis
Mi dispiace ma non avete capito come funzionano queste attività, basterebbe copiare quello di Bologna sicuramente funzionerebbe alla grande
Evviva, l' amministrazione parla delle foibe...in corner, riproponendosi di trattare l' argomento l' anno prossimo! Un bel tacer non fu mai scritto, si diceva una