Nella serata di martedì, nell’ambito del Consiglio dell’Unione Montana Appennino, sono state rinnovate le cariche dell’ente. Il passaggio avrebbe dovuto avvenire in primavera, ma tutto era stato posticipato a causa della situazione d’emergenza legata al coronavirus.
Il nuovo Presidente dell’Unione Appennino è Antonio Manari, Sindaco di Ventasso. Vicepresidente è Stefano Costi, Sindaco di Casina. Resteranno in carica per un anno. Sono stati nominati anche il Nuovo Presidente del Consiglio dell’Unione, che avrà ruoli di gestione delle assemblee consiliari, che è Luca Zini esponente di minoranza a Casina, e Vicepresidente Patrick Fogli, esponente di minoranza a Carpineti.
“Lo scorso anno – spiega il nuovo Presidente, Antonio Manari – avevamo approvato una variazione ai regolamenti dell’Unione, che ora prevedono una rotazione annuale della carica di Presidente. Una durata temporale contenuta affinchè siano coinvolti tutti i Sindaci dei sette Comuni appenninici, così che possa crearsi una partecipazione maggiormente collegiale ai procedimenti e alle scelte legate all’Unione. Si parte da Ventasso, ma poi seguiranno i Sindaci di Carpineti, Toano, Villa Minozzo e così via. Il ruolo del Presidente sarà di fatto quello di semplice portavoce dell’organo deliberante, ovvero la Giunta dell’Unione. Nella prossima seduta ci sarà anche la nuova attribuzione delle cariche di Assessori ai vari Sindaci: aumenterà la loro presenza sui diversi temi in capo all’Ente, che sono prima di tutto la gestione associata di servizi tra i sette Comuni, la gestione degli interventi sul dissesto idrogeologico, e l’avanzamento dei progetti legati alla Strategia Nazionale Aree Interne”.
Conclude Manari: “Sempre nell’ambito della variazione al regolamento, era stata introdotta la figura del Presidente e del Vicepresidente del Consiglio dell’Unione, che hanno cariche di gestione degli interventi durante i Consigli. Arriviamo ad introdurla concretamente con la nomina di Zini e Fogli. Ricordo che essendo l’Unione un ente di secondo grado, tutte le cariche non prevedono indennità”.
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