“Mi auguro che si possa riaprire tutti, perché vuol dire che cala il rischio. Bisogna che si prenda una decisione insieme, condivisa. Io mi auguro che possa riaprirsi tutto”. Così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni, ha risposto a L’aria che tira su La7 a chi gli chiedeva un parere sulla questione delle riaperture dei confini regionali dal 3 giugno e sul dibattito in corso fra i presidenti delle Regioni.
Mentre lo stesso Stefano Bonaccini, intervistato da Marco Damilano, che gli aveva chiesto se si vedeva come candidato premier in futuro, immaginando una ipotetica sfida con il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia”Non mi vedo come candidato premier, anzi mi chiedo ogni giorno se sono in grado di fare il presidente dell’Emilia-Romagna. Resto con i piedi per terrra, ma allo stesso modo non precludo nulla, ci si mette a disposizione se si ha passione politica per migliorare la cosa pubblica”. “Non mi permetto di interpretarlo, ma se conosco Zaia la pensa come me. Vogliamo molto bene alle nostre regioni e teniamo i piedi molto a terra”, ha aggiunto Bonaccini. “Ci sono cose che ci dividono, lui è della Lega, ma ci accomuna aver messo da parte le differenze politiche e geografiche”, nella gestione della pandemia. “Ci sentiamo tutti i giorni, per confrontarci, entrambi abbiamo guardato molto al pragmatismo di sistemi sanitari simili, anche dal punto di vista socio economico per quanto riguarda i territori”.
Bonaccini ha infine sottolineato che lui e Zaia sentono la “responsabilità” di cui sono investiti, ma “la si deve vivere così – ha ribadito – senza montarsi la testa e stando coi piedi per terra”.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
Elezioni Europee, Elezioni Regionali, si fanno nomi, posti, e altro senza però parlare di programmi, quelli sono irrilevanti e fumosi, i soldi mancano per ogni […]