‘Ndrangheta, il giudice Rat a Bibbiano

REGGIO CLAUDIO MARTELLI

Venerdì sera, 3 febbraio, presso il Teatro Metropolis di Bibbiano si terrà l’incontro pubblico, aperto alla cittadinanza, dal titolo “Il maxi-processo Aemilia: il più grande processo di mafia del Nord Italia” sul tema della criminalità organizzata nel territorio, dopo le recenti confische.

L’evento è organizzato dall’Associazione culturale antimafia Cortocircuito, in collaborazione con il progetto #IdeaResistente, ed è patrocinato dal Comune di Bibbiano. L’inizio è previsto alle ore 21.00. L’evento consiste in un dialogo tra il giudice Andrea Rat, relatore ed estensore della sentenza del processo Aemilia, divenuta definitiva lo scorso anno, e Alessia Pellicciari, membro dell’Associazione culturale antimafia Cortocircuito e consigliera comunale con delega alla legalità.

«Questo incontro mira a far comprendere l’importanza di mantenere alta l’attenzione a Reggio Emilia sul rilevantissimo tema delle mafie e di agire in modo incisivo, ognuno nel proprio ruolo», afferma l’Associazione antimafia Cortocircuito. «Anche come cittadini, è fondamentale conoscere per poter riconoscere i fenomeni mafiosi. Comprendere meglio le dinamiche e le peculiarità della ‘ndrangheta nel nostro territorio, ci permette di cogliere le sfide che oggi ci attendono, senza voltarsi dall’altra parte facendo finta di non sapere. Non è più possibile confidare principalmente sull’impegno straordinario di pochi, ma è necessario l’impegno ordinario di tutti, anche segnalando e denunciando le situazioni opache».

Il giudice Rat è portatore di un’esperienza sul tema della criminalità organizzata economica anche precedente e successiva al maxi-processo Aemilia, oltre al consistente impegno in Aemilia, culminato nei sedici giorni di camera di consiglio e nelle successive motivazioni scritte che hanno trovato riconoscimento anche in Cassazione. Oltretutto, il processo Aemilia è stato citato, negli scorsi giorni, dal Presidente della Corte suprema di Cassazione, Pietro Curzio, come esempio particolarmente significativo nel contesto nazionale, come affermato a Roma nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario.