Una problematica di proporzioni molto vaste ha riguardato tutta Italia nella giornata di giovedì 28 novembre a causa di malfunzionamenti con i pagamenti elettronici tramite Pos: per milioni di persone che ogni giorno utilizzano bancomat e carte di credito è stato impossibile pagare in questa maniera i servizi acquistati per un’interruzione della rete nel nostro Paese.
A segnalare i problemi era stata Worldline, fintech francese fondata nel 1972 che ricopre l’intera catena del valore dei pagamenti in tutta Europa elaborando le emissioni, accentando i pagamenti elettronici e vari altri servizi per enti e aziende. Tra le prime aziende a informare i propri clienti sui disservizi c’è stato Nexi Payments che ha segnalato di aver ricevuto una nota da parte di Worldline su un loro “incidente relativo a un’interruzione generica e diffusa della rete in Italia” che ha impattato “su alcuni servizi di pagamento”. Nexi ha poi fatto sapere che saranno inoltrate “successive comunicazioni non appena verranno fornite nuove informazioni da parte di Worldline”.
Lo stesso discorso ha interessato i circuiti Bancomat e Pagobancomat informati da Wordline della stessa problematica. Il “disservizio rilevato dalle ore 11.25 relativo ai circuiti Bancomat e Pagobancomat, secondo quanto comunicatoci è da imputarsi alla problematica segnalata da Worldline di un incidente relativo a un’interruzione generica e diffusa della rete in Italia, che sta avendo impatti su vari servizi di pagamento”, ha speficato Bancomat con una nota.
Fipe-Confcommercio Ascom Bologna esprime forte preoccupazione per il blocco dei pagamenti elettronici tramite Pos verificatosi in questi giorni, causato da un’interruzione nella rete di Worldline.
«Il blocco dei pagamenti elettronici, avvenuto in questi giorni, ha causato enormi disagi ai pubblici esercizi, già alle prese con una situazione economica complessa – spiega Roberto Melloni, Presidente Fipe-Confcommercio Ascom Bologna e membro del Comitato direttivo della Fipe Nazionale –. Non è accettabile che un’interruzione così grave metta a rischio l’operatività di migliaia di imprese e comprometta la fiducia dei consumatori».
In Italia, dove i clienti ricorrono sempre meno al contante, garantire l’affidabilità dei sistemi di pagamento digitale è cruciale. «Come Fipe-Confcommercio Ascom Bologna chiediamo interventi immediati per garantire la continuità del servizio, ma soprattutto l’introduzione di un sistema di responsabilità che includa risarcimenti per i danni subiti dagli esercenti – conclude Melloni –. I pubblici esercizi non possono subire le conseguenze di un sistema così vulnerabile. È necessario tutelare il settore e garantire la sicurezza e l’affidabilità dei pagamenti digitali, che sono ormai un pilastro imprescindibile per il nostro comparto e per l’intero Paese».
Non ci sono commenti
Partecipa anche tu