Altro atto vandalico di matrice no-vax in Emilia: imbrattata la sede dell’Inail di Modena

Inail Modena vandalismo no vax

Nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 agosto ignoti vandali hanno preso di mira la sede dell’Inail di Modena, in via Cesare Costa, imbrattando i muri e le vetrate esterne con enormi scritte deliranti (“Vax = malore letale”, “I vax uccidono, il governo lo sa”, e altre sulla stessa falsariga) vergate con uno spray di colore rosso e con simboli riconducibili al movimento di protesta di matrice no-vax ViVi.

È l’ennesimo episodio del genere avvenuto in questo 2022 in Emilia: negli ultimi mesi sono finite nel mirino soprattutto le sedi delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e le strutture sanitarie, ma in alcuni casi anche altri luoghi del territorio regionale.

Immediata la condanna del gesto da parte del Comune di Modena (proprio di fianco all’Inail, tra l’altro, sono presenti alcuni uffici comunali): “Esprimendo solidarietà alla sede provinciale dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro, l’amministrazione comunale auspica che le forze dell’ordine individuino quanto prima i responsabili dell’ennesimo oltraggioso imbrattamento, dopo quelli avvenuti nei mesi scorsi nelle sedi sindacali, all’azienda Usl e all’Agenzia per le entrate”.

Il sindacato Cisl Emilia Centrale, invece, ha espresso solidarietà agli operatori e alle operatrici dell’Inail modenese: “Siamo vicini ai lavoratori di questo ente che, come gli operatori sanitari, quelli dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia regionale del lavoro, stanno svolgendo un compito difficile durante la pandemia e rappresentano un avamposto dello Stato sul territorio. Per questo devono essere protetti, valorizzati e ringraziati dalle istituzioni e dai cittadini”.

“Anche la nostra sede di Reggio – ha ricordato la segreteria del sindacato cislino – nei mesi scorsi è stata imbrattata da scritte no-vax, per non parlare delle offese e delle minacce ricevute via social ogni volta che interveniamo sulle misure anti-Covid. Non ci spaventano e andiamo avanti, nella consapevolezza che, come noi, la stragrande maggioranza dei lavoratori e pensionati si fida della scienza e delle autorità competenti”.