A maggio in provincia di Reggio previsti 3.890 nuovi contratti di lavoro, 640 in più rispetto ad aprile

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Nonostante i livelli occupazionali rimangano ancora in territorio negativo se confrontati con quelli pre-pandemia, anche a maggio è stata confermata la crescita delle entrate programmate dalle imprese della provincia di Reggio: nel quinto mese dell’anno, infatti, gli imprenditori reggiani prevedono di stipulare 3.890 nuovi contratti, 640 in più (+19,7%) rispetto ad aprile. Complessivamente, dunque, nel trimestre maggio-luglio i nuovi ingressi in azienda dovrebbero raggiungere quota 11.750 unità.

Secondo l’analisi dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Reggio sui dati del sistema informativo Excelsior, si amplia anche la quota di imprese che prevede di effettuare nuove assunzioni a maggio, che sale di tre punti percentuali passando dal 10% di aprile al 13% di questo mese.

In miglioramento anche la situazione relativa al lavoro per i giovani: a maggio è salita di quasi cinque punti percentuali, raggiungendo il 29,3%, la quota di contratti destinati a persone sotto i 30 anni, un valore leggermente superiore a quello nazionale, attestato al 27,8%. Per quanto riguarda alcune professioni, in particolare le attività del settore manifatturiero (ma anche dei servizi turistici e del commercio), il dato supera abbondantemente il 40%.


Analizzando le aree di inserimento aziendale dei neo-assunti, in quella riguardante la produzione di beni e/o l’erogazione di servizi si concentra il 46,4% delle nuove entrate; a seguire, con il 17,4%, l’area tecnica e della progettazione, che comprende le attività di ricerca e sviluppo oltre a manutenzione e installazione. Il 15,1% dei nuovi contratti riguarderà l’area commerciale e della vendita, mentre il 10% l’area logistica; di minor incidenza le aree amministrativa (7,2%) e direzione e servizi generali (3,9%).

Se si osservano i macrosettori di attività, il trend registrato dai servizi incide in maniera determinante sull’andamento delle assunzioni programmate per maggio: i nuovi contratti passano dai 1.620 di aprile ai 2.310 di maggio, con una crescita influenzata sia dalle 840 entrate per le attività dei servizi alle imprese che dalle 770 entrate nei servizi di alloggio e ristorazione – con 580 contratti per cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici. In crescita di 50 unità, infine, le assunzioni assorbite dal settore delle costruzioni, mentre ha fatto registrare una flessione del 6,3% (da 1.420 a 1.330) il numero di entrate previste nel settore manifatturiero.