Nella cartina elaborata ogni settimana dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) la rapidissima diffusione della variante omicron del nuovo coronavirus ha fatto finire in zona rosso scuro (il colore che caratterizza i territori in cui l’incidenza dei contagi è particolarmente elevata) le regioni di tutti gli stati dell’Unione Europea, senza alcuna eccezione.
Osservando la mappa che riporta il tasso di incidenza dei contagi da virus Sars-CoV-2, aggiornata alla data del 3 febbraio, è infatti immediatamente visibile l’uniformità della situazione in tutti i paesi monitorati, a conferma di una situazione da tenere ancora sotto stretto controllo. Rispetto all’aggiornamento precedente, sono sparite del tutto anche le zone rosse (non scure), mentre le zone arancioni e quelle verdi (i colori che indicavano situazioni in cui la circolazione del virus era rispettivamente moderata e modesta) non sono più presenti sulla cartina da settimane.
Per quanto riguarda l’Italia, tutte le regioni e le province autonome sono ancora classificate in zona rosso scuro. Il sistema di monitoraggio dell’Ecdc, basato sui dati trasmessi dagli Stati membri dell’Unione europea al sistema Tessy (The European Surveillance System), è comunque del tutto indipendente rispetto al sistema dei colori previsto dalla legislazione italiana, che prende in considerazione altri parametri (in particolare la pressione sulle strutture ospedaliere) e che vede ad esempio l’Emilia-Romagna ancora in zona gialla.







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