Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Partito democratico, parlando delle primarie e pungendo la sua ex vicepresidente e ora deputata, Elly Schlein, la quale aveva chiesto di organizzare consultazioni online. “Delle regole si occuperà la commissione preposta, io sono qua a parlare di lavoro, di ambiente, di sanità, di scuola, di Mezzogiorno. Preferisco occuparmi dei problemi delle persone in carne e ossa”.
Lo scontro sul quando e come realizzare le primarie continua da giorni e il no al voto online era arrivato da diversi esponenti che sostengono Bonaccini, da Simona Bonafè a Matteo Orfini fino a Pina Picierno che aveva criticato una “insensata imitazione dei 5 stelle”. Il responsabile organizzazione Stefano Vaccari da parte sua aveva ricordato che “per lo statuto è possibile affiancare altre modalità telematiche di coinvolgimento degli elettori”.
E sulle alleanze Bonaccini ha spiegato: “Il Pd non può correre da solo. Penso che debba riscoprire la vocazione maggioritaria, ma è il contrario dell’autosufficienza. Solo un folle potrebbe pensare che il partito si possa candidare da solo in un Comune in una Regione o nel Paese. Anzi, l’ultima volta, essendoci candidati quasi da soli, si è visto che, nonostante siamo risultati il secondo partito, abbiamo perso di parecchio le elezioni”.
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