Ha detto il segretario del Pd Enrico Letta: “Serve un Partito democratico più moderno”. Poi ha aggiunto sul Congresso: “C’è una grande aspetto di novità. Non si sa chi sarà il nuovo segretario, per la prima volta la corsa è aperta a qualsiasi risultato”.
Alla fine forse ci sarà un piccolo anticipo sui tempi, la mediazione può cadere su domenica 12 marzo 2023.
La Direzione Pd che si è riunita alle 10 al Nazareno fissa la road map del congresso e, a quanto si riferisce, potrebbe esserci una piccola semplificazione delle 4 fasi del percorso proposte da Enrico Letta. Ma l’impianto dovrebbe essere confermato. Come grosso modo, appunto, lo sarà anche il timing.
Sebbene alcuni esponenti dem abbiano chiesto tempi più brevi nei giorni scorsi. Da Matteo Orfini a Alessandra Moretti. E pure Stefano Bonaccini: “Io proverei ad anticipare e accelerare un po’, per evitare di dare l’idea che perdiamo mesi a discutere di noi, mentre c’è qualcun altro che si occupa di risolvere i problemi dei cittadini”. Alessia Morani lo ribadisce anche oggi: “Non mi pare che da parte del gruppo dirigente che ha prodotto una sconfitta catastrofica, ci sia la consapevolezza di quanta fibrillazione c’è nella base del Pd. E’ la conferma della loro distanza dalle persone”.
Ultimi commenti
gentile Pippo, non sono riuscito a farLe cogliere la sottesa ironia: nelle mie intenzioni NON era un post PRO-PD scritto da un piddino... piuttosto voleva
Buongiorno Signor Arturo, era una risposta di amara ironia. Certo l'elettore piddino tiene ufficialmente molto all'antifascismo però, dato che si vota anche col portafoglio, pensa pure […]
però nella sua risposta non capisco fino a che punto sia serio o scherzoso...