Piacenza. Torna in Ucraina e muore al fronte

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E’ morto il 20 gennaio, colpito da un razzo russo sul fronte del Donbass ed è stato sepolto, dopo i funerali di Stato, al cimitero di Leopoli, Bohdan Bodak, un 39enne originario dell’Ucraina che fino al 24 febbraio 2022 viveva a Piacenza, dove da poco più di vent’anni lavorava e si era costruito una famiglia. Poi, pochi giorni dopo l’invasione da parte della Russia, aveva lasciato il suo lavoro ed era partito per l’Ucraina dove, dopo un periodo di addestramento e nei reparti logistici, si è trovato a combattere nelle prime linee.

La notizia è riportata oggi dal quotidiano di Piacenza la Libertà. “E’ come se avesse sentito il richiamo della sua patria in difficoltà – ha racconta alla Libertà la moglie Natalia – all’inizio non ho accettato questa sua scelta, spero che la guerra finisca per andare con le nostre figlie a festeggiare la vittoria dell’Ucraina sulla sua tomba, per noi è un eroe”.

Già a novembre  Bohdan era rimasto ferito a Kramatorsk, nel Donbass. Dopo un periodo di ricovero e riabilitazione è tornato a combattere, fino al 20 gennaio quando un razzo lo ha inesorabilmente colpito. “Vuoi sapere come vanno le cose? Ti prego, non chiedermi niente. Qui è un inferno”. Sono le ultime parole che  ha detto parlando al telefono con la moglie Natalia pochi giorni prima di morire in guerra in Ucraina, il suo Paese.

A Piacenza Bohdan era arrivato nel 2000, quando era un adolescente, e aveva trovato lavoro prima nella logistica, poi come autotrasportatore: oltre alla moglie Natalia lascia anche due figlie di 16 e 9 anni, la madre e la sorella.