Un 77enne, Giuliano Ruffini, originario della provincia di Parma e residente a Vetto, nell’Appennino reggiano, nella tarda mattinata odierna è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Castelnovo Monti che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso per i reti di truffa, riciclaggio e falso in opere d’arte dalla Corte d’Appello di Milano V sezione penale che ne ha disposto l’immediato arresto e la conduzione in carcere per rimanervi fino alla consegna alle autorità francesi deputate all’esecuzione del provvedimento.
Il provvedimento è scaturito a seguito della sentenza della Corte d’Appello di Milano del 4 marzo 2020 divenuta definitiva in data 9 luglio 2020 – a seguito del rigetto del ricorso da parte della Corte di Cassazione – con la quale è stata disposta la consegna alla Repubblica di Francia del 77enne già colpito da mandato di arresto europeo emesso dal tribunale Distrettuale di Parigi in data 14 luglio 2019 per i reati di falso, truffa e riciclaggio.
La Corte d’Appello di Milano ritenuta che l’unica misura coercitiva idonea a garantire la consegna allo stato richiedente del ricercato era la custodia cautelare in carcere, in data 30 settembre scorso ha emesso il provvedimento che è stato eseguito in data odierna dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti. Al riguardo il diretto interessato, appreso dai quotidiani di essere ricercato, per il tramite del suo legale ha fatto presente al comandante del nucleo operativo e radiomobile di Castelnovo Monti di volersi costituire. Così ha fatto: nella tarda mattinata odierna si è presentato ai carabinieri di Castelnovo Monti che avuta la sua presenza l’hanno arrestato in esecuzione al citato provvedimento restrittivo di natura cautelare.
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si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
Ma a nessuno ha infastidito la sorridente e gioiosa presenza del Sindaco e dell'Assessore Bonvicini all'abbattimento di quel monumento dello spreco di risorse pubbliche e […]
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.