Ucraina. Amministratori e volontari emiliani portano aiuti e tornano con mamme e bimbi

guerra_ucraina

Il vicesindaco di Ferrara, Nicola Lodi, sta tornando in Italia insieme ai volontari con cui ha consegnato un consistente quantitativo di alimentari e aiuti umanitari per gli sfollati, raccolti grazie alla generosità dei cittadini ferraresi. Cibo e medicinali sono stati affidati ai rappresentanti della chiesa greco-cattolica e alla Caritas Ucraina, nei pressi del confine fra Polonia e Ucraina, e saranno distribuiti nella città di Drohobic. Con Lodi sono in arrivo due donne e i loro figli di 5, 7 e 8 anni, in fuga da Kiev. Una volta in Italia, saranno accolti da alcuni parenti che già risiedono nel capoluogo estense.

“La generosità degli emiliani non conosce confine – ha chiosato il commissario Lega Emilia per Salvini premier, Andrea Ostellari – Chi scappa dalla guerra è nostro fratello. Grazie ai volontari ferraresi e a Nicola Lodi che continuano a dimostrarlo”.

Il sindaco di Crevalcore. “I bimbi piccoli credo non stiano realizzando nulla, ma negli occhi della ragazzina, 15 anni, c’è tutta la sofferenza di chi ha perso tutto all’improvviso.

Scuola, amici, una casa.

Ucraina: sindaco recupera famiglia in fuga da Kiev, 4 minori

Si vede dagli occhi che lei non è ‘a posto'”. Marco Martelli è il sindaco di Crevalcore e così descrive all’ANSA i minori ucraini che è andato letteralmente a recuperare al confine tra Romania e Moldavia per portarli, insieme alla loro madre, nel comune bolognese dove li attende la nonna, insegnante di musica ucraina da tempo lì residente. L’Sos è partito proprio dalla signora: suo figlio è a Kiev per combattere e la nuora, con quattro figli di 2, 4, 5 e 15 anni, non sapeva come arrivare in Italia.