Tutte le Regioni chiedono il Super Green Pass

green-pass-passaporto-digitale-2-2

Lo chiedono praticamente tutte le Regioni, preoccupa l’ipotesi di nuove chiusure. Un certificato che varrà solo per le persone vaccinate o guarite dal Covid, e che di fatto impedirà a chi non si vuole vaccinare l’ingresso in bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema, teatri, discoteche e stadi. Una misura che non vuole punire, hanno chiarito da tempo diversi ministri dell’esecutivo (nelle scorse ore il titolare della P.A., Brunetta), ma che vuole risparmiare i vaccinati. L’introduzione potrebbe arrivare ai primi di dicembre. Più difficile, per via dei controlli, l’adozione del super certificato verde sui mezzi pubblici, come hanno sottolineato oggi i sindacati.

Per ora il Super Green Pass non riguarda i luoghi di lavoro. Sulla durata del Green pass si va verso la riduzione della validità a 9 mesi, anziché 12, per attutire i possibili rischi della diminuzione di efficacia dei vaccini nel tempo.

Sembra assodata l’obbligatorietà del certificato ad alcune categorie, a partire da medici e personale sanitario ma anche a forze dell’ordine e insegnanti. Per ora niente obbligo per tutti, ma dipenderà dall’evolversi della pandemia.

Da oggi lunedì 22 novembre iniziano le somministrazioni anche per gli over 40. Gli italiani che hanno già ricevuto la dose “booster” sono circa 4 milioni. Allo studio del governo la riduzione da 6 a 5 mesi per i richiami.

A fronte della quarta ondata di Covid che sta flagellando l’Europa, il governo si appresta a prendere decisioni e ad adottare misure, anche impopolari, per scongiurare chiusure a fronte del prevedibile cambio di colore di alcune regioni. “Questa settimana inizierà un percorso con le Regioni: inizieremo un confronto per arrivare a una condivisione per come gestire eventualmente la situazione se ci dovesse essere un ulteriore peggioramento del quadro epidemico” ha affermato oggi il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a Tgcom24, sottolineando la necessità di “una grande unità istituzionale”. “Fortunatamente – ha spiegato – la situazione in Italia è molto diversa: si è scelto un percorso prudente per tornare alla normalità e c’è stata grande adesione comunque alla vaccinazione. E’ chiaro che bisogna agire con nuove iniziative e, ad esempio, l’obbligo della terza dose per le categorie per cui è già previsto l’obbligo vaccinale penso sia un provvedimento che sarà approvato questa settimana”.