Svelata la copertina e la data di uscita del nuovo album di Nek

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“Il mio gioco preferito – parte seconda”, il nuovo album di Filippo Neviani, uscirà il 29 maggio.

Sequel dell’album uscito lo scorso anno, è già da oggi, 17 aprile, disponibile in pre-order: https://nek.lnk.to/ImGp2/

«Alla seconda parte dell’album – scrive sui social l’artista – stavo lavorando da qualche mese, ma non avevo ancora terminato di scriverlo e, quando è cominciato tutto questo, ho dovuto momentaneamente rallentare tutta la macchina. Però, ve l’ho promesso, ho deciso che voglio andare avanti con la mia musica e adesso sta arrivando il momento di farvela sentire… Abbiamo deciso di accelerare i lavori, stiamo facendo in modo di terminare tutto al più presto».

Oltre al singolo “PERDONARE”, uscito venerdì scorso, l’album conterrà anche una speciale versione (da oggi sulle piattaforme digitali) di “E DA QUI”, singolo originariamente uscito nel 2010 e oggi ricantato insieme alle figlie Beatrice e Martina: un piccolo regalo per il pubblico, per ricordare che “la vita rimane la cosa più bella che ho”.

“PERDONARE” (scritta da Nek, José Louis Pagan, Diego Cantero, Valerio Carboni e Giulia Anania) è una canzone d’amore, ma soprattutto è una canzone di speranza: “Rialziamoci da terra, ripartiamo da qui, se ancora due destini dicono di sì. Lo so che cambierà e se cambierà, amare è perdonare>>.

L’artista, che aveva già condiviso il suo pensiero in merito al momento epocale che stiamo vivendo – (scrivendo poco più di una settimana fa sulle proprie pagine: <<Mentre siamo chiusi nelle nostre case, a cercare di fare la nostra parte per combattere questa guerra, pensiamo a come sarà il futuro, a cosa faremo domani. Mi fermo a vedere il mondo oggi e percepisco la paura che stia rallentando tutto per poi fermarsi, fino a rimanere immobile>>) – sottolinea che queste non sono canzoni nate in “quarantena”, scritte ad hoc per questa circostanza, ma che avendo la musica il potere di lanciare messaggi universali, avrebbe voluto far ascoltare al suo pubblico tutto quello che poteva, perché: <<anche una canzone scritta mesi fa, può raccontare tanto delle sensazioni che stiamo vivendo oggi>>.