La Procura generale di Bologna ha chiuso, notificando quattro avvisi di fine indagine, la nuova inchiesta sulla Strage del 2 agosto 1980.
Tra i destinatari, il reggiano Paolo Bellini, conosciuto come il bandito della Mucciatella, 63 anni, figura al centro di mille indagini e misteri per omicidi politici e faide di mafia, ex terroista nero, ritenuto esecutore che avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, questi quattro tutti deceduti e ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori, oltre che in concorso con i Nar già condannati. Altri tre avvisi riguardano ipotesi di depistaggio e falsità ai pm, a vario titolo per depistaggio e falsità ai pm e riguardano Quintino Spella, Domenico Catracchia e Piergiorgio Segatel. L’inchiesta è firmata dall’avvocato generale Alberto Candi e dai sostituti pg Umberto Palma e Nicola Proto che hanno coordinato le indagini di Guardia di Finanza, Digos e Ros.
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