L’impegno delle associazioni sportive reggiane, e degli Enti locali al loro fianco, ad affrontare, senza comunque “lasciare fuori nessuno”, una ripartenza “che non sarà facile” è stato ribadito con una lettera aperta inviata a tutti i concittadini dai presidenti dei due enti di promozione sportiva, Csi e Uisp, e – in rappresentanza di tutti i sindaci – dal presidente della Provincia di Reggio Emilia. Un impegno che – si legge nella lettera firmata dai presidenti di Csi e Uisp, Alessandro Munarini ed Azio Minardi, e dal presidente della Provincia Giorgio Zanni – nasce dalla consapevolezza che l’associazionismo sportivo rappresenta “un presidio sociale senza il quale la nostra comunità sarebbe infinitamente più debole e sfilacciata”.
“Quando iscrivete vostro figlio ad un’associazione sportiva – scrivono i tre presidenti – non state comprando un servizio, ma state scegliendo di far parte di quell’associazione, di condividerne i valori, il progetto e di volerla sostenere perché altri, dopo vostro figlio, possano godere di un momento di crescita attraverso lo sport.
“Anche se gli Enti pubblici stanno pianificando alcuni strumenti di sostegno, molte associazioni sono in grave difficoltà perché, anche in questa fase di pausa, tanti costi rimangono sulle loro spalle e, soprattutto, permane grande incertezza sulla prossima stagione sportiva”, spiegano i presidenti. La ripartenza non sarà facile, ma “ognuno farà la sua parte, come sempre è accaduto, e se in un momento di difficoltà non potrete sostenere un costo di iscrizione, sappiate che ci sarà sempre un’associazione sportiva – e gli Enti locali a sostenerla – pronta ad accogliere i vostri figli, per non lasciare fuori nessuno” è la promessa di Csi, Uisp, Provincia e Comuni.
Un impegno, dunque, a tenere “uniti i fili della solidarietà, nella convinzione che le associazioni sportive sono un progetto educativo da sposare e da sostenere”, perché “quando iscrivete vostro figlio non state comprando un servizio, ma state scegliendo di far parte di quell’associazione, di condividerne i valori, il progetto e di volerla sostenere perché altri, dopo vostro figlio, possano godere di un momento di crescita attraverso lo sport”.
La lettera aperta ai cittadini reggiani
Cari concittadini reggiani,
in queste settimane di isolamento, nelle quali tutti ci siamo trovati a fare dei sacrifici, anche le associazioni sportive hanno dovuto sospendere totalmente le proprie attività.
Anche se gli Enti pubblici stanno pianificando alcuni strumenti di sostegno al mondo sportivo stesso, molte associazioni sono in grave difficoltà perché, anche in questa fase di pausa, tanti costi rimangono sulle loro spalle e, soprattutto, permane grande incertezza sulla prossima stagione sportiva.
Ci soffermiamo su un aspetto vitale, che attiene alla coesione sociale e alla qualità della vita delle nostre comunità: l’associazione sportiva a cui affidate i vostri figli è, appunto, un’associazione, non una società. E’ un insieme di persone, in gran parte volontarie, che da anni, o spesso da decenni, dedicano tempo e passione per garantire ai nostri figli un contesto sano in cui formarsi come cittadini prima ancora che come sportivi, in cui imparare il rispetto delle regole e del gioco di squadra, i valori dell’integrazione e della solidarietà. Le società sportive sono un presidio sociale senza il quale la nostra comunità sarebbe infinitamente più debole e sfilacciata.
Quando iscrivete vostro figlio ad un’associazione sportiva non state comprando un servizio, ma state scegliendo di far parte di quell’associazione, di condividerne i valori, il progetto e di volerla sostenere perché altri, dopo vostro figlio, possano godere di un momento di crescita attraverso lo sport.
Siamo certi che questa sensibilità e questo spirito di coesione siano un patrimonio collettivo di noi reggiani, ma è un nostro dovere sottolineare il lavoro di tutti quei dirigenti, in gran parte volontari, che in queste settimane difficili si stanno chiedendo ogni giorno come faranno a garantire l’attività sportiva ai nostri figli la prossima stagione.
Da parte nostra, cercheremo di mettere in campo tutte le risorse che riusciremo a reperire, sapendo già che la ripartenza non sarà facile. Ognuno farà la sua parte, come sempre è accaduto, e se in un momento di difficoltà non potrete sostenere un costo di iscrizione, sappiate che ci sarà sempre un’associazione sportiva – e gli Enti locali a sostenerla – pronta ad accogliere i vostri figli, per non lasciare fuori nessuno.
Teniamo insieme uniti i fili della solidarietà, nella convinzione che le associazioni sportive sono un progetto educativo da sposare e da sostenere, non un servizio da comprare.
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