Sicurezza. Il sindaco di Modena: soluzione ai problemi e non propaganda

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“Tutti gli studi nazionali ed europei dicono chiaramente che adottando provvedimenti di mobilità sostenibile, aumenta la frequentazione delle persone nei centri storici e di conseguenza l’indotto commerciale e sociale. Ne è un esempio, l’iniziativa Tavolini sotto le stelle, che ha addirittura previsto pedonalizzazioni in Ztl ed è stato un successo costruito con gli esercenti. Sostenere che il Pums possa in qualche modo favorire condizioni di isolamento o degrado è folle, oltre che profondamente falso e sbagliato. E non è con le falsità che combattiamo l’illegalità e costruiamo sicurezza. La mobilità è invece una cosa seria, oltre che complessa, sui cui quest’Amministrazione si continuerà a confrontare con cittadini e il mondo economico-sociale che è il metodo scelto per il Pums.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo all’interrogazione sulla sicurezza in zona Pomposa di Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Il Popolo della famiglia) è partito proprio dal quesito in cui si chiedevano iniziative “per evitare che l’allargamento della Ztl previsto nel Pums e la conseguente assenza di movimento di mezzi e persone determini l’isolamento e l’aggravarsi delle situazioni di degrado”. Sottoscritta pure da Giacobazzi (FI) e Bosi (Lega Modena), l’istanza chiedeva inoltre azioni “per garantire la sicurezza dei cittadini e degli esercenti; per intervenire sul gestore del Parcheggio del Centro affinché sia garantito l’accesso sicuro al parcheggio e per garantire la sicurezza nel parco Novi Sad”.

Prima di entrare nel merito, il sindaco ha ringraziato le forze dell’ordine citando anche gli ultimi arresti “frutto di indagini e della capacità costante di controllare il territorio, anche grazie a un sistema di videosorveglianza capillare” che si intende continuare a potenziare. “Esempi – ha sottolineato – che sono però la conferma che serve una riflessione seria sulla questione sicurezze nel post Covid, perché è innegabile che ci troviamo di fronte a una realtà nuova a cui non si risponde con mappe e dichiarazioni da turista della paura, bensì lavorando insieme per trovare soluzioni.

Dopo aver ricordato la richiesta di “promozione” per la Questura e i rinforzi annunciati che “saranno pochi e insufficienti, ma con il governo precedente corrispondevano a zero”, il sindaco ha affermato: “Non c’è alcuna sottovalutazione da parte delle Istituzioni, che a Modena collaborano da sempre e si ritrovano nel Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica. Il dialogo con la Ministra Lamorgese è aperto e, dopo il rinnovo del Patto Modena Città Sicura, stiamo lavorando per averla in città, nell’occasione sosterremo con forza le istanze del nostro territorio per ottenere nuovi risultati concreti, perché la sicurezza, anzi le ‘sicurezze’ declinato al plurale, per noi restano una priorità e i problemi vanno affrontati con la voglia di trovare soluzioni e non per fare sterile propaganda politica, senza mai offrire una mezza soluzione per Modena”.

Per quanto riguarda la zona Pomposa in particolare, Muzzarelli ha ricordato che l’area è oggetto di continue verifiche da parte della Polizia Locale, nell’ambito di servizi programmati oltre che con interventi urgenti richiesti sulla base di chiamate. Da inizio anno sono stati 71 i controlli pianificati e 53 gli interventi su segnalazione. Immediatamente dopo il lockdown l’area è stata oggetto di controlli mirati al tema dell’aggregazione responsabile.

Sulla gestione Parcheggio del Centro, sono costanti le relazioni con il gestore Modena Parcheggi per arrivare ad una conduzione più efficace dell’area di parcheggio e diversi sono gli interventi attuati: la chiusura in via temporanea della rampa accessibile da viale Monte Kosica con una serranda; la sostituzione della porta scorrevole a servizio del vano scala adiacente il bar con porta più resistente e altri accorgimenti in tal senso, tra i quali la prossima installazione di un sistema di allarme alle porte delle uscite di sicurezza e l’implementazione della sorveglianza attiva.

Inoltre, tutto il Parco Novi Sad è oggetto di costante presidio della Polizia Locale (685 i controlli svolti da inizio anno) e tramite i servizi di controllo del territorio coordinati dalla Questura a cadenza settimanale. Nel parco ci sono 8 telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino che aumenteranno con il progetto di riqualificazione urbana “Azioni integrate per la sicurezza urbana” che si basa su interventi che integrano azioni per migliorare la frequentazione dell’area verde, la vivibilità e la sicurezza. Il progetto prevede anche maggiore illuminazione, due aree svago, attività di educativa di strada per la prevenzione di comportamenti devianti, attività culturali e di sensibilizzazione all’uso civico dei parchi e degli spazi pubblici con il coinvolgimento dei volontari, che sono aumentati anche al Mercato del lunedì, e delle guardie zoologiche con cui è stata sottoscritta una convenzione.