Servizi educativi. Confcoop e Legacoop alla Cgil: affermazioni gratuite di discredito nei nostri confronti

caramaschi

“Le affermazioni del segretario generale della Cgil sono gratuite e fonte di pregiudiziale discredito nei confronti delle cooperative”.

Confcooperative Terre d’Emilia e Legacoop Emilia Ovest rispondono così alle dichiarazioni di Cristian Sesana secondo il quale con l’assegnazione della funzione di sostegno ad insegnanti o pedagogisti di cooperative si creerebbero problemi di integrazione nel contesto scolastico a carico degli alunni più fragili.

“Non si comprende – sottolineano Confcooperative Terre d’Emilia e Legacoop Emilia Ovest- la ragione stessa di tale affermazione; le funzioni di sostegno avvengono tuttora e avverrebbero nei contesti scolastici, ovviamente per ragionare sulle risorse complessive da parte di personale non meno qualificato dei dipendenti pubblici; per quale ragione, dunque, il segretario della Cgil pone una pregiudiziale di questa natura?”.

“Vi sono diverse cooperative – continuano Confcooperative Terre d’Emilia e Legacoop Emilia Ovest – che da decenni lavorano a fianco e insieme al pubblico nell’ambito dei servizi educativi, alcune delle quali nate proprio nell’ambito di Reggio Approach e in stretta collaborazione con Reggio Children; qual è, dunque, il problema?”

“La preoccupazione principale – osservano le centrali cooperative – dovrebbe essere quella di fare fronte comune per ragionare sulle risorse complessive e tutelare il sistema integrato pubblico-privato, che recentemente è stato messo a dura prova dai costi straordinari generati dalla pandemia e dai rincari energetici, costi che la cooperazione sociale ha dovuto assorbire quasi interamente da sola, con gravi effetti sui bilanci”.

“A Sesena – concludono Confcooperative Terre d’Emilia e Legacoop Emilia Ovest – ricordiamo che quando si parla di lavoratori e di competenze i diritti e i doveri, specie in funzioni di rilevanza pubblica, sono assolutamente gli stessi e che le cooperative che operano nei servizi educativi e socio-assistenziali sono una risorsa primaria nell’integrazione con un pubblico che, da solo, non potrebbe certamente garantire gli elevati standard del welfare reggiano”.