Selezionati i tre progetti vincitori della open call di Fotografia Europea 2022

Maxime Riche Paradise

La direzione artistica di Fotografia Europea ha selezionato i tre progetti vincitori della open call di quest’anno, rivolta ad artisti e curatori nati o residenti in Europa, che si sono assicurati la partecipazione all’edizione 2022 del festival, in programma dal 29 aprile al 12 giugno a Reggio sotto il tema “Un’invincibile estate”.

“Isola”, di Simona Ghizzoni (Italia, 1977), racconta della relazione dell’artista con la famiglia di origine, dopo il trasferimento nella casa natale dei suoi nonni sull’Appennino emiliano durante il primo lockdown; racconta però anche della relazione con la sua nuova famiglia e soprattutto con suo figlio, in queste circostanze straordinarie in cui sta crescendo.


“Usus Fructus Abusus” di Gloria Oyarzabal (Spagna, 1971), invece, riflette sul concetto di museo e sul conflitto tra storia, memoria collettiva, diritti ed etica, che deriva da un passato coloniale largamente depredatore. Secondo Oyarzabal i musei sono stati – e spesso rimangono – i beneficiari finali della violenta espansione e dello sfruttamento dell’Europa, responsabili di un immaginario stereotipato: per questo l’artista si è interrogata sui concetti di proprietà, restituzione, riparazione e ricontestualizzazione.


“Paradise” di Maxime Riché (Francia, 1982), infine, racconta la storia della città di Paradise, California, devastata da incendi ogni anno. Il fotografo ha incontrato le persone che hanno deciso di ricostruire il loro “paradiso” in un luogo che ora sembra brutalmente inospitale, usando una pellicola a infrarossi, i cui colori sfolgoranti irrompono nella tenue normalità di una vita che i residenti stanno cercando di ricostruire. Navigando tra i confini del documentario e quelli della finzione, il racconto di “Paradise” proietta la mente al prossimo luogo che dovrà passare attraverso questa guarigione, dopo un altro disastro le cui cause saranno sempre più dell’uomo; ma allo stesso tempo mostra anche la forza della resilienza della condizione umana.


L’open call internazionale di Fotografia Europea 2022 è stata supportata da Iren: la multiutility, già sponsor del festival, ha voluto sposare anche questo progetto particolare per ribadire l’impegno e il sostegno alla ricerca di nuovi talenti e di nuovi sguardi sulla realtà contemporanea.