Colpo di scena a Bomporto, si dimette il sindaco: con amarezza, lascio per motivi personali

giovanni_artu

Colpo di scena a Bomporto. Si è dimesso il sindaco Angelo Giovannini, eletto nel 2019 nella lista di centrosinistra Bomporto insieme.

“Non si tratta di un impeto di rabbia ma di una decisione sofferta, a lungo e profondamente meditata; motivazioni di carattere personale, familiare, di salute e più generali mi impediscono ormai di agire adeguatamente nell’interesse dei miei amministrati e non mi lasciano scelta.

Ai cittadini di Bomporto, Solara e Sorbara e a quanti mi hanno sostenuto ed aiutato in questa avventura vanno le mie scuse per questo congedo anticipato ma va soprattutto il mio più sincero e accorato ringraziamento.

In particolare ringrazio i tanti cittadini che con benevolenza in questi anni hanno compreso il mio impegno e la mia buonafede. Un ringraziamento sincero va alle dipendenti e ai dipendenti comunali che hanno cercato di aiutarmi a risolvere i problemi della gente e a fare un buon servizio alla comunità”.

La Lega attacca: strana tempistica. “Proprio in concomitanza con la risposta della Regione, che scarica al Comune di Bomporto qualsiasi responsabilità circa la vicenda del fotovoltaico mai collegato alla rete, il sindaco Angelo Giovannini rassegna le proprie dimissioni, per motivi personali e di salute non meglio specificati. Sorge il dubbio che dietro a questa decisione di sia qualcosa di più”. Così il consigliere regionale della Lega Stefano Bargi ha commentato il congedo del primo cittadino di Bomporto.

La vicenda riguarda la mancata attivazione di quattro impianti di fotovoltaico nel modenese per un controvalore stimato intorno ai 100mila euro erogati dalla Regione. Impianti che, aveva denunciato il leghista in un atto ispettivo, “avrebbero dovuto generare energia elettrica già da diversi anni, perciò le mancate produzioni hanno determinato spese aggiuntive sulle bollette e mancati introiti per migliaia di euro”. La Regione-Emilia Romagna ha replicato che la notizia dell’indagine della Guardia di Finanza presso il Comune di Bomporto “è giunta a nostra conoscenza tramite gli articoli apparsi sugli organi di informazione locali” e che rispetto all’accordo di programma “il Comune ha presentato il rendiconto dei lavori effettivamente realizzati che sono stati successivamente liquidati nella misura di euro 90.823,14”.
“Una risposta che elude la nostra domanda: quali iniziative intende adottare alla luce dei finanziamenti regionali elargiti per le opere pubbliche, attualmente sprovviste dell’energia elettrica che avrebbero dovuto fornire gli impianti fotovoltaici” ha commentato l’esponente del Carroccio.
“Oggi Bomporto, in mezzo a una bufera, si trova anche senza un sindaco. Proprio nel momento in cui occorre ottenere le risorse del PNRR. Ci auguriamo che il PD risponda di questa situazione e faccia in modo di non perdere occasioni preziose perché il nostro territorio non può permettersi una mancata messa a terra delle risorse” ha concluso Bargi.