Scuola: dopo Pasqua 5,3 mln in classe

scuola elementare mascherina lavagna

Subito dopo le vacanze di Pasqua saranno 5,3milioni gli studenti che seguiranno le lezioni in presenza a scuola. Sono il 62,3% (sei su dieci) degli 8,5 milioni di alunni.

Tra loro 3,1 milioni frequentano scuole dell’infanzia, scuole primarie e il primo anno di secondaria di I grado anche se si trovano in regioni classificate in zona rossa. Da martedì 30 marzo, 687mila ragazzi delle scuole laziali lasceranno la dad ma oltre mezzo milione di alunni toscani e 285mila calabresi andranno in DAD fino al 6 aprile. Prima che inizino le vacanze pasquali, saranno 2mln in presenza e quasi 6,5 mln in DAD. I calcoli li fa Tuttoscuola.

Il commento del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Dopo Pasqua riapriranno le scuole fino alla prima media, anche in zona rossa: una bella notizia, comunicata dal presidente Draghi. Anche in Emilia-Romagna ripartiranno asili nido, elementari e prime medie, mentre rimarranno invariate le altre limitazioni.
La situazione resta difficile, il Governo ha deciso la conferma delle misure nazionali restrittive (anche la nostra regione è stata confermata in zona rossa), ma è importante che i primi segnali di riduzione della curva pandemica si traducano in passi avanti che partano dalla scuola: è giusto, concordo in pieno con la scelta fatta, i giovani e i bambini stanno pagando un prezzo molto alto.
Il presidente Draghi ha anche ribadito, e a nome delle Regioni lo ringrazio, la necessità di unità del Paese per uscire dalla pandemia e confermato l’incontro che avremo la prossima settimana fra Governo e Conferenza delle Regioni per continuare a lavorare insieme alle misure di contrasto al virus, all’accelerazione del piano vaccinale e al sostegno delle attività economiche.
Così come è giusto che il Governo stia pensando a un provvedimento normativo per i sanitari che non voglio vaccinarsi. L’ho detto e lo ribadisco: così facendo mettendo a repentaglio la vita dei pazienti, non possono stare al loro posto.
La strada è ancora lunga, ma rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo insieme per far ripartire l’Italia.