Scuola, anche a Reggio studenti in piazza contro il governo

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Più di 150 studenti hanno sfilato per le strade di Reggio Emilia per dire basta ai tagli dei finanziamenti su scuola e università pubblica e per manifestare il loro dissenso nei confronti degli ultimi provvedimenti del Governo Conte: Decreto Sicurezza e Ddl Pillon! La piattaforma mobilitativa, sottoscritta da molte associazioni cittadine può essere consultata sul sito www.altromondopossibile.it

Sara Wildner della Rete degli Studenti Medi Reggio Emilia, dichiara: “Ci siamo opposti a questo Governo che annuncia tagli all’istruzione pubblica, 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull’università. Ci opponiamo a questo governo, che si autoproclama governo del cambiamento, ma altro non vuole far altro che conservare vecchi privilegi ed eliminare i diritti per i più deboli! Basta definanziamenti, basta razzismo e sessismo.

“Abbiamo manifestato per ribadire che cambiare il nome e ridurre le ore di alternanza non risolverà il problema dello sfruttamento! E i 56 milioni “risparmiati” col taglio delle ore, dove finiranno? Diciamo basta alla propaganda sulla pelle degli studenti.

Il piano “Scuole Sicure” spaccia per sicurezza l’installazione delle telecamere e i cani antidroga fuori dalle scuole: ma a “spacciare morte” sono gli edifici pericolanti in cui studiamo. La scuola sicura è quella che non ci crolla in testa!

Poi c’è il Decreto Sicurezza di Salvini, che fa leva sull’incertezza delle nostre vite per criminalizzare lo straniero e offende il concetto stesso di cittadinanza: no al razzismo mascherato da legge!

Dimitri Corradini, della Rete degli studenti reggio Emilia, conclude: “Ogni anno paghiamo migliaia di euro in libri, trasporti, materiale. Chi non li ha, lascia la scuola: sono 150mila gli studenti che ogni anno abbandonano gli studi. In Italia, nella giornata internazionale del diritto allo studio, si preferisce fare condoni agli evasori fiscali invece di stanziare fondi per creare una Legge Nazionale sul diritto allo studio.”