Sciopero dei treni, venerdì 9 settembre stop di 8 ore contro le aggressioni al personale

Trenitalia Tper personale ER

Le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa hanno proclamato unitariamente per la giornata di venerdì 9 settembre uno sciopero nazionale di 8 ore (dalle 9 alle 17) del personale di guida e di bordo – macchinisti e capitreno – di Trenitalia, Italo, Trenord, Trenitalia Tper per protestare contro “gravi eventi lesivi della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Trenitalia, in particolare, ha annunciato possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni regionali in occasione dello sciopero, precisando che per effetto dello stesso cancellazioni e ritardi potranno protrarsi anche oltre l’orario ufficiale dello sciopero

“A tutt’oggi, preso atto dell’ennesima aggressione al personale in servizio sui treni, non si è apprezzato alcun intervento da parte dei datori di lavoro (aumento delle risorse a supporto del personale di front line) e neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte fatte dalle parti sociali (daspo trasporti, revisione della normativa in essere)”, hanno denunciato le organizzazioni sindacali.

“La gravità e l’intollerabilità delle numerose e violente aggressioni – affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa – non consente indugi e necessita urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano sui treni un servizio alla collettività”.

“Come Filt CGIL Emilia Romagna siamo convinti che sia assolutamente necessario a tutela dell’incolumità del personale in servizio e dei viaggiatori porre con tutti gli attori coinvolti degli obiettivi a breve, medio e lungo periodo – spiega Giuseppe Ranuccio, della Filt Cgil regionale – Memori dell’esperienza maturata nelle stazioni di Reggio Emilia e Guastalla, riteniamo indispensabile nel breve periodo integrare ed ampliare il perimetro dei presidi di sicurezza e vigilanza in tutte le altre stazioni della regione Emilia Romagna, oltre al rafforzamento della presenza a bordo treno della Polizia Ferroviaria e del personale ferroviario già presente ad oggi.”

“Sul medio termine è fondamentale che ci sia un coinvolgimento diretto di tutte le Istituzioni preposte alla tutela della sicurezza ed incolumità dei viaggiatori e del personale in servizio (Prefettura, Questura, Regione Emilia Romagna) – continua – oltre alla creazione di un nuovo protocollo che consenta, per esempio, al mondo dell’associazionismo di usufruire dei locali attualmente inutilizzati nelle stazioni, nonché alla creazione dei presidi di Polizia Locale laddove non siano attualmente presenti.”

“Siamo certi che non sia più procrastinabile a lungo termine l’installazione dei tornelli in tutte le stazioni della Regione. Un progetto che aveva visto un avvio a livello sperimentale in una stazione della Romagna, ma che non ha avuto alcun seguito – conclude il sindacalista -. Infine, crediamo debbano essere inasprite le pene per chi aggredisce il personale ferroviario, equiparandolo a tutti gli effetti ai pubblici ufficiali”