Sant’Ilario. Kaitek Flash Battery: ridotta attività produttiva, ma niente cassa integrazione

Marco-Righi-Flash Battery (4)

Nonostante molti dei 52 dipendenti siano inattivi o parzialmente impegnati a causa del fermo della produzione, la reggiana Kaitek Flash Battery (leader italiano nella produzione di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici) non fa ricorso alla cassa integrazione e, contemporaneamente, lancia un’iniziativa di solidarietà tra i dipendenti.

“Di fronte all’emergenza che stanno vivendo tante imprese e tante famiglie – spiega Marco Righi, CEO dell’azienda che sta ultimando il nuovo stabilimento a Sant’Ilario, dove si trasferirà da Calerno – abbiamo scelto di utilizzare le nostre risorse, e non quelle pubbliche, per garantire la piena retribuzione ai dipendenti che non possono ricorrere allo smart working e sono inattivi o impegnati – da lunedì prossimo – in un ridotto numero di ore nelle attività che riprenderanno in azienda a beneficio dei clienti (e tra questi alcuni leader dell’agroalimentare italiano) impegnati in produzioni essenziali”. “In tal modo – prosegue Righi – non solo sarà possibile dirottare ad altri i fondi stanziati per gli ammortizzatori sociali, ma i nostri collaboratori che stanno usufruendo di ferie non subiranno le decurtazioni che caratterizzano gli stessi ammortizzatori sociali”.

“Restava però aperto – spiega Marco Righi – il problema del consumo forzato di ferie rispetto ai dipendenti che possono usufruire dello smart working; proprio da qui, seguendo l’esempio di una importante azienda di vetture da corsa del parmense, è partita un’iniziativa solidale cui stanno aderendo proprio i lavoratori che svolgono le abituali mansioni dalle loro abitazioni”.

In sostanza, Kaitek Flash Battery ha creato una “Banca ore solidale” nella quale i dipendenti attivi in smart working e quelli presenti in azienda “depositano” le ore di ferie che intendono donare ai colleghi attualmente inattivi, affinchè questi non vadano a ridurre eccessivamente o ad azzerare la possibilità di usufruire, in futuro, di periodi di riposo retribuiti.

“La risposta – sottolinea il CEO di Kaitek Flash Battery – è stata eccezionale, tanto che in pochissimo tempo sono già state “depositate” ben 1.200 ore di ferie, che saranno distribuite tra i dipendenti che stanno consumando quelle che ciascuno ha maturato”.
“La priorità – prosegue Marco Righi – sarà naturalmente assicurata a quanti rischiano di ritrovarsi con un saldo negativo di ore di ferie alla fine di questo periodo di emergenza, puntando a garantire almeno 40 ore di ferie residue anche a chi oggi è già in negativo”.
Anche la “raccolta” della banca ore ha tenuto conto delle differenze oggettive delle diverse situazioni: “i dipendenti che hanno meno di 100 ore di ferie – spiega al proposito Righi – sono stati sconsigliati rispetto alla donazione, mentre l’invito si è rivolto soprattutto a chi vanta cospicui “patrimoni” di ferie da usufruire”.
“La risposta – osserva il CEO di Kaitek Flash Battery – è stata davvero straordinaria, tanto da renderci commossi e orgogliosi di far parte di questa squadra e, alla luce delle cifre che stanno maturando, siamo certi che alla fine potremo anche “restituire” qualche ora di ferie ai tanti che generosamente le hanno donate”.