Il 26 gennaio per l’Emilia sarà come il Natale

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Il capo della Lega Matteo Salvini arriva nel cuore di Reggio Emilia, in piazza San Prospero (Sotto Broletto dove gli è stato allestito un piccolo palco) verso le 19.30. Prima di lui tenta di scaldare la piazza il deputato nostrano Gianluca Vinci. Dice: “Il 26 gennaio (indicando la data del voto delle regionali) sarà come il giorno di Natale: liberiamo Reggio, liberiamo l’Emilia”, questo lo slogan di Salvini che aggiunge “le case prima agli italiani, riappropriamoci della nostra terra”, una sorta di mantra sul quale lo aveva anticipato il deputato Vinci e sul quale ha poi concluso anche il candidato alla guida della Regione Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni.

Matteo Salvini ha parlato anche della vicenda dei presunti affidi illeciti di Bibbiano dicendo: “Questi hanno la faccia tosta di tagliare 2 milioni alle adozioni dei bimbi. E poi questi qua in Emilia fanno gli affari sui piccoli per guadagnarci”.

Mi è arrivato un proiettile, non piango. A me è appena arrivato un altro proiettile e non piango. In un Paese civile non dovremmo rischiare né io né la Segre”. Lo ha affermato Matteo Salvini. Il leader della Lega ha poi smentito il colloquio di venerdì a Milano con la senatrice a vita. “L’incontro con la Segre l’avrò più avanti – ha detto l’ex ministro dell’Interno -. Avverrà presto”.

E’ già piena campagna elettorale, in vista delle regionali del 26 gennaio, per il leader della Lega Matteo Salvini in Emilia-Romagna, con un fine settimana pieno di appuntamenti. Sabato a Polesine Parmense alle 16 e a Reggio Emilia alle 19. Domenica, sempre affiancato dalla candidata alla presidenza della Regione Lucia Borgonzoni, il tour toccherà Carpi (10.30), Ferrara (14), Santarcangelo di Romagna (18) e Bellaria Igea Marina (alle 20).

La sfida all’Anpi. “Domenica sarò in Romagna, ho visto che l’Anpi non gradisce la mia presenza”, ma “siamo in democrazia” e dunque “se Salvini ritiene andare alla fiera di San Martino a Santarcangelo di Romagna è suo diritto, come qualsiasi altro cittadino, se siamo in democrazia”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega, a proposito della polemica nata con l’associazione dei partigiani.

Borgonzoni: dovessimo vincere, non cacceremo nessuno. Se dovessimo vincere “metteremo a posto le cose che non funzionano, confrontandoci con tutti senza chiusura e preclusione. Non arriveremo come barbari, come racconta una certa sinistra, cacciando chi c’era prima per mettere non si capisce bene chi”. Lo ha detto la candidata leghista alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni a ‘L’Intervista’ di Maria Latella su Sky TG24. Alle regionali, ha aggiunto, “avrò delle liste di appoggio che vanno a prendere un tessuto che è molto più largo della destra che storicamente noi immaginiamo quando ne parliamo”.

“Da ragazza – dice Borgonzoni – ho lavorato al centro sociale Link e ho sempre avuto amici di ogni estrazione sociale e di ogni provenienza. Mio nonno era partigiano e il mio fidanzato è di sinistra, ma se votasse in Emilia-Romagna penso che mi voterebbe. Io sono della Lega da sempre, mia mamma ha sempre votato Lega sin da quando era Lega Lombarda”.