Regione Emilia-Romagna, la riforma per “internalizzare” l’Istituto per i beni culturali approda in commissione

Mauro Felicori Francesca Marchetti Regione ER

Giovedì 22 ottobre le linee guida della proposta di legge regionale “Progetto di legge sul riordino istituzionale e delle funzioni regionali nel settore del patrimonio culturale” sono approdate nella commissione cultura della Regione Emilia-Romagna, presieduta dalla consigliera Francesca Marchetti: con questa proposta l’amministrazione regionale intende “internalizzare” l’Ibc (Istituto per i beni culturali) dell’Emilia-Romagna, realtà che dal primo gennaio del 2021 non sarà più un soggetto autonomo ma tornerà a far parte degli uffici dell’assessorato regionale alla cultura.

“Questa riforma serve per fare una grande politica dei beni culturali. Non ci accontentiamo dei pur rilevanti risultati conseguiti, ma vogliamo inaugurare una stagione ambiziosa di risultati”, ha commentato l’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori: “L’Ibc smette di essere una realtà della Regione ma esterna all’ente e tutte le attività finora svolta dall’Istituto saranno svolte direttamente dalla Regione attraverso il nuovo Servizio del patrimonio culturale”.

L’assessore Felicori ha anche voluto rassicurare i dipendenti di Ibc (“Per il personale non cambierà nulla e un legame più stretto tra struttura e politica darà risultati importanti”) e sottolineare l’importanza di ripensare il ruolo delle biblioteche, che dovranno dialogare sempre di più con la scuola: “Un compito che attende la Regione è quello di ripensare il sistema delle biblioteche e dei loro archivi, che vanno digitalizzati”, ha detto Felicori, che punta a mettere online nei prossimi anni tutte le biblioteche e il patrimonio archivistico dell’Emilia-Romagna.

Apprezzamento per la proposta di legge è stato espresso sia dal relatore di maggioranza (Marilena Pillati del Pd) che da quello di minoranza (Marco Lisei di Fratelli d’Italia). Per la consigliera dem “avviamo un percorso di ascolto per eventuali miglioramenti del testo, dato che si tratta di un progetto di legge molto importante per questa regione, che torna a un’esecuzione diretta delle proprie competenze sul patrimonio culturale”; il consigliere di Fdi, invece, ha evidenziato come l’internalizzazione di Ibc vada nel senso più volte auspicato da molte forze politiche: “Siamo a uno snodo molto importante, speriamo che così l’assemblea legislativa possa incidere maggiormente sulle politiche culturali”.