Reggio. Parte un macchinoso iter per le Consulte di 55 quartieri, tra le finalità: la giustizia urbana e climatica

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Appare, almeno a una prima lettura, un lavoro macchinoso con un iter a dir poco tortuoso quello che forse porterà all’elezione dei rappresentanti delle Consulte di 55 quartieri cittadini individuati dal Psc (Piano strutturale comunale).

Il Municipio di Reggio a tale proposito fa sapere c’è tempo “sino al 7 di novembre per presentare la propria candidatura” la quale dovrà essere “opportunamente motivata, attraverso la piattaforma on line creata sul sito del Comune”.

Poi, terminata una prima fase, “di assemblee nei nove ambiti territoriali tra fine novembre e i primi di dicembre, si terranno le consultazioni pubbliche per definire i componenti dei nuovi strumenti di rappresentanza dei quartieri, ampliando così le forme di democrazia esercitabile a livello locale”.

Nel regolamento del Comune si precisa inoltre che per essere “eletti nelle Consulte occorre avere compiuto 16 anni entro lo scorso 21 settembre ed essere iscritti all’anagrafe della popolazione del Comune di Reggio Emilia. In questo modo in ciascun ambito si formerà una lista unica di candidature spontanee espressione dei quartieri di riferimento che saranno votate a suffragio universale”.

Continua poi con lo spiegare la cervellotica e non troppo appassionante procedura, che, “oltre alla componente elettiva, le Consulte saranno formate anche da una componente non elettiva che rappresenta alcuni dei soggetti collettivi che esercitano la loro prevalente attività nei diversi Ambiti (ad esempio, enti del terzo settore, gruppi di controllo di comunità, scuole, centri sociali). In questo caso basterà presentare, sempre attraverso il sito del Comune di Reggio (comune.re.it/consulte), una manifestazione di interesse e di adesione al progetto entro il 30 novembre. Tutti i soggetti collettivi che si saranno registrati per ciascuna delle 8 categorie previste dovranno poi individuare, entro il 31 dicembre 2022 il nome del proprio rappresentate che entrerà a far parte della Consulta per l’Ambito di appartenenza”.

Per quanto riguarda la fase vera e propria del voto, si legge. “La campagna elettorale in cui i candidati potranno presentarsi agli elettori si svolgerà dal 10 al 24 novembre 2022. Le votazioni si terranno invece, in modalità online, dal 25 novembre al 5 dicembre 2022. Potranno votare per ciascuna Consulta i residenti dell’Ambito cui il proprio quartiere appartiene, indipendentemente dalla nazionalità posseduta (non è necessario avere la cittadinanza), che abbiano compiuto 16 anni entro il 21 settembre 2022 e che risiedano a Reggio Emilia”.

E continua: “Ogni elettore ed elettrice potrà esprimere fino a 2 (due) preferenze rispettando la differenza di genere.

Il voto (che rimarrà segreto) si esprime in modalità digitale in un’apposita sezione del sito del Comune accedendo con l’identità digitale SPID o con la CIE Carta d’Identità Elettronica abilitata. Per quanti avessero difficoltà a utilizzare gli strumenti digitali per partecipare a questo progetto, per i minorenni o i maggiorenni residenti che non hanno l’identità digitale SPID o la carta d’identità elettronica (CIE) abilitata, saranno allestiti dei punti voto sul territorio, in collaborazione con centri sociali e altri luoghi di aggregazione gestiti da enti del terzo settore, il 26 e 27 novembre e il 3 e 4 dicembre. In questi luoghi i residenti potranno recarsi ed avere tutte le informazioni e i supporti per poter esprimere il proprio voto”.

Terminata questa non semplice procedura, le Consulte, dice o si augura il Comune, “saranno istituite entro il mese di gennaio 2023”.

E come opereranno in concreto questi organismi? Esprimeranno, si legge, “dei pareri obbligatori, ma non vincolanti, sui principali piani e documenti di rilevanza cittadina”.

Mentre, tra le varie e ‘misteriose’ finalità, le Consulte potranno promuovere “progetti in favore della giustizia climatica e sociale, implementando la cultura della sostenibilità e dello sviluppo etico e democratico della comunità”.

In particolare: “Ogni anno ciascuna consulta elaborerà un documento definito Patto d’Ambito che rappresenterà il programma e le azioni di lavoro deliberate dalla Consulta e recepite nel dialogo strutturato svolto coni Servizi del Comune che avrà evidenza anche nei documenti di programmazione dell’Ente: Documento Unico di Programmazione e Bilancio.

Il Regolamento sulla democrazia e la giustizia urbana e climatica a Reggio Emilia ha abrogato il precedente regolamento per l’attuazione degli strumenti di partecipazione recependone integralmente il contenuto”.