In questi ultimi giorni di ottobre in Emilia-Romagna le temperature si stanno mantenendo ancora al di sopra della media stagionale. Un inizio di autunno inusuale che ha convinto la sindaca di Vignola Emilia Muratori a firmare un’ordinanza per posticipare ulteriormente a lunedì 7 novembre la data di accensione degli impianti di riscaldamento.
Si tratta del terzo slittamento consecutivo: il primo, stabilito dal governo Draghi, aveva spostato la data per la zona climatica E (quella che comprende gran parte dell’Emilia) al 22 ottobre, un riferimento temporale poi già differito una prima volta dal Comune della provincia di Modena al 2 novembre, prima dell’ennesimo spostamento.
Una scelta, stanti le condizioni climatiche attuali, che ha anche l’obiettivo di ridurre il più possibile il consumo di gas naturale, considerando lo scenario di generale crisi energetica che sta interessando tutta l’Europa.
Come deciso a livello nazionale, l’ordinanza non si applica a ospedali, case di riposo e strutture per il recupero di persone tossicodipendenti e di altre persone affidate ai servizi sociali; sono esclusi inoltre i nidi, le scuole materne, le piscine e le attività industriali e artigianali con particolari esigenze tecnologiche e di produzione.
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I dazi preoccupano tantissimo ma le minaccie istigano e sono inopportune e danno alla trattativa un tenore pessimo. Se trattiamo ci farà una riduzione al 20% […]
La fotografia ha rotto i cosiddetti ma quando tornerà la letteratura e la poesia Reggio aveva grandi nomi da Costa a spatola perché solo queste
Ma basta, speriamo scoppi sta guerra termonucleare globale poi alla fine ci contiamo, i tempi sono maturi.... cmq vada per la legge dei grandi