Dopo i parcheggi e le pensiline delle fermate degli autobus di piazzale Europa, i parcheggi delle auto dello stesso piazzale e le aree verdi del Parco del Popolo, ora anche le aiuole condominiali vengono usate come deposito di droga a cielo aperto da parte dei pusher che piuttosto di rischiare portando addosso lo stupefacente, occultano la droga.
Queste le modalità dei venditori al dettaglio che controllano a distanza i vari nascondigli, disseminati un po’ ovunque, dove indirizzano i vari clienti che prelevano la dose acquistata. Modalità di occultamento che ora vengono adottate anche dai grossisti che, come l’odierno caso portato alla luce dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, utilizzano le aiuole condominiali per nascondere ingenti partite di droga destinate alla piazza reggiana.
Questo il quadro emerso nel corso dell’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri delle sezioni radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, che approfondendo le segnalazioni sui movimenti sospetti registrati dai residenti nelle ultime settimane in alcuni complessi residenziali prospicenti l’ospedale Spallanzani di viale Umberto I a Reggio Emilia, hanno rinvenuto una ingente partita di droga destinata alla piazza reggiana.
Oltre un chilo di marjuana e un etto di hascisc, custodite unitamente a un bilancino di precisione, erano custoditi all’interno di un sacchetto nero occultato tra le siepi di un’area verde di un condominio di viale Umberto I. Forti delle segnalazioni ricevute i carabinieri reggiani ieri hanno passato al setaccio la zona prospiciente l’ospedale Lazzaro Spallanzani. In particolare l’attenzione dei militari si è rivolta a un sacchetto nero di medie dimensioni ben nascosto tra le siepi di un condominio.
Una volta aperto i militari hanno trovato le conferme alle ipotesi investigative: il sacchetto è risultato contenere 1 kg e 50 grammi di marjuana, un panetto del peso di circa un etto di hascisc ed un bilancino di precisione. Un’importante partita di droga appartenente, visto il quantitativo, secondo le ipotesi ora al vaglio a un grossista, allineatosi alle tecniche di occultamento dello stupefacente messo in pratica da quale anno dagli spacciatori al dettaglio.
E se le indagini condotte proprio dai carabinieri di Reggio Emilia avevano rivelato che gli spacciatori al dettaglio dalle più “note” aree urbane si stavano “trasferendo” ai parcheggi e ai capolinea degli autobus, ritenute più “remunerative” dagli stessi pusher visto il maggior afflusso di utenza garantito dai clienti che da tutta la provincia arrivano con gli autobus ora si apre un nuovo fronte quello dei grossisti. Alle case forse ritenute meno sicure per i continui controlli operati dai carabinieri gli stessi stanno optando a depositi a cielo aperto preferendo “rischiare” come il caso in specie, di perdere la partita di droga assicurandosi comunque l’impunità. Sull’importante rinvenimento i carabinieri reggiani hanno comunque avviato le indagini per cercare di risalire al proprietario della partita di droga sequestrata, chiamato a rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno