Sono 14.380 i lavoratori che le imprese reggiane ricercano per il periodo settembre-novembre, 5.490 previsti in ingresso già nel mese di settembre.
Il dato trimestrale supera di 6.360 unità (+79%) quello dello stesso periodo del 2020, ma è anche largamente superiore a quello del 2019, con 3.450 ingressi in più, corrispondenti ad un incremento del 32%, rispetto al dato pre-covid.
L’offerta di lavoro, già in netta progressione nella prima parte del 2021, continua, dunque, a prendere velocità, sebbene il contesto generale sia dominato da incertezze che ancora non hanno consentito di riportare la quota di assunzioni stabili – comunque in aumento – ai livelli di settembre-novembre 2019.
A confermare questi andamenti è l’elaborazione dei dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior – gestito da Unioncamere-ANPAL – analizzati da parte dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio.
Per il mese di settembre, come si diceva, sono previsti 5.490 ingressi, ma solo per il 29% saranno riferiti a contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il 71% dei casi saranno stipulati dei contratti a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Il dato, quindi, è in leggera crescita rispetto al settembre 2020, quando si attestava al 28%, ma è ancora lontano da quello dello stesso mese del 2019, quando le previsioni di contratti di apprendistato e a tempo indeterminato sommavano al 48%.
La situazione risente molto della precarietà e delle limitazioni all’attività ancora presenti in alcuni comparti: nel turismo, ad esempio, i contratti a tempo indeterminato offerti per questi mesi si fermano al 14%, ma anche nel comparto dei servizi alla persona non superano il 19%.
Il dato migliora invece decisamente se si guarda all’industria e alle public companies: qui, infatti, la quota di contratti a tempo indeterminato si attesta al 52%.
Il numero dei nuovi contratti previsti in questi mesi resta in ogni caso superiore ai dati pre-covid per tutti i comparti produttivi.
Nel manifatturiero, ad esempio, nel trimestre sono previsti 4.760 ingressi nel trimestre (1.750 in settembre), vale a dire il 39% in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
Buono anche il dato trimestrale dell’edilizia, in cui sono previsti 770 nuovi contratti (+10% sul 2019), e ancora migliore quello riferito al settore dei servizi, con 8.850 ingressi (+30% sul 2019), 2.440 dei quali nel solo mese di settembre; in quest’ambito, tra l’altro, il numero più consistente di nuovi contratti è previsto nell’ambito dei servizi alle imprese (2.880 nel trimestre, di cui 1.010 in settembre) e del commercio (2.400 nel trimestre, 890 nel mese di settembre).
Quanto ai profili professionali più ricercati, la graduatoria vede al primo posto gli operai specializzati e i conduttori di impianti (35%), seguiti dalle professioni del commercio e dei servizi (24%) e da dirigenti, specialisti e tecnici (23%). Limitata al 10%, invece, la richiesta di profili generici da parte delle imprese, che nel 40% dei casi prevedono di incontrare difficoltà nel reperire i profili desiderati.
Un altro punto interrogativo riguarda la quota delle assunzioni per cui le imprese reggiane dichiarano difficoltà di reperimento: sale a 40,2% (3,4 punti percentuali in più rispetto a settembre 2019 e 2,4 in più rispetto a settembre 2020), superando anche la media nazionale (36,4%).
Pur destinando il 17% delle entrate previste a settembre a personale laureato, le imprese dichiarano che in tal caso la difficoltà di reperimento sale al 43,9%. L’indicatore peggiora ulteriormente per candidati con istruzioni tecnica superiore (70%) e per diplomati con qualifica di formazione o diploma professionale (49,5%).
In alcune professioni ad elevata specializzazione la difficoltà di reperimento è dovuta proprio alla mancanza di candidati: in 50 casi su 100 le imprese dichiarano di non trovare candidati specializzati in scienze informatiche, fisiche e chimiche, farmacisti e biologi; supera invece il 40% dei casi la mancanza di candidati per professioni di progettisti e ingegneri, operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari, operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili e abbigliamento.
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proposta: ma se a tutti questi giovani nuovi italiani, tutta salute e crack, cominciassimo a fargli scavare, dei buchi per terra (altresi' chiamate miniere)
tranquilli che il nuovo reggiano e' gia' stato scarcerato ed e' di nuovo libero di girare per la nostra citta' in cerca di Crack. Se […]
Progetto sulla carta ottimo, poi speriamo non si riveli un semplice viale alberato dove i nuovi reggiani possono distribuire ed acquistare stupefacenti H24.... Rimaniamo fiduciosamente in