Reggio. Nuova sede della polizia locale in stazione, il Comune: progetto sarà realizzato

Zona-stazione-Municipale

La risposta dell’assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio del Comune di Reggio Emilia, Alex Pratissoli, al Consiglio comunale, in seguito alla presentazione di un ordine del giorno urgente, da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle, sul tema dell’area Enocianina Fornaciari destinata a ospitare la nuova sede della Polizia locale.

“Chiariamo innanzitutto – ha detto l’assessore – che sul tema non sono state date informazioni errate ai consiglieri da parte degli uffici competenti: gli atti sono pubblici e se qualcuno ha dubbi in merito alla loro legittimità non si limiti a dirlo con un comunicato stampa, ma presenti puntuali osservazioni nelle sedi competenti.

“Inoltre nessuna informazione fornita né in sede pubblica né in occasione della Commissione consigliare era sotto vincolo della privacy: in particolare tutte le notizie in merito allo stato di proprietà dei luoghi, nonché alla storia recente delle aste giudiziarie relative all’Enocianina Fornaciari sono pubbliche e accessibili via web a chiunque.

“In merito alla tempistica di presentazione dell’opera, che risale ormai a settembre delle scorso anno, ci tengo a precisare che il progetto della nuova sede della Polizia locale è frutto di un lavoro che dura da oltre due anni, di complessa e articolata attuazione amministrativa, frutto dapprima della ricerca di un luogo, da rigenerare, in grado di ospitare un edificio di oltre 4.500 metri quadrati, con almeno due accessi, e successivamente della progettazione preliminare nonché della ricerca di i contributi pubblici per garantirne la sostenibilità finanziaria, assegnati dalla Regione Emilia-Romagna al Comune di Reggio Emilia nel dicembre 2018 per un importo pari ad 1,5 milioni di euro come richiesto con il progetto candidato.

“A proposito dello stato dei luoghi, fin da subito siamo stati chiari sia nelle presentazioni pubbliche, sia in sede di Commissione consigliare, sia di Consiglio comunale che l’opera, ritenuta di interesse pubblico, per poter essere attuata, necessitava di un esproprio delle aree private. Esattamente come avviene per la realizzazione di una nuova strada. Non se ne spiega altrimenti il passaggio in Consiglio Comunale: più volte ho personalmente ribadito che la variante non era necessaria ai fini della conformità urbanistica bensì per l’apposizione del vincolo di esproprio, legittimato dall’interesse pubblico per la realizzazione della nuova sede della Polizia locale, su un’area che presenta molteplici proprietari e differenti casistiche tutti sottoposti a vincolo espropriativo.

In particolare:

una strada di ingresso privata da via Turri;

una prima parte dell’immobile ex enocianina: ex perché tale è, visto che due anni fa è stato aggiudicato ad un nuovo proprietario, da parte del Tribunale di Reggio Emilia, a seguito della procedura di asta giudiziaria cui è soggetto il bene. Questa terza persona verrà indennizzata sulla base dei criteri normativamente previsti in materia di esproprio;

una seconda parte dell’immobile produttivo prospicente Viale IV Novembre è tutt’ora oggetto di vendita nell’ambito di una procedura esecutiva giudiziaria avviata nel 2016, con aste andate più volte deserte. Mediante la procedura di esproprio il Comune pone in essere una condotta che, sotto il profilo degli effetti per il debitore esecutato, è identica a quella già in corso giudizialmente (trasferimento coattivo della proprietà del bene a fronte del versamento, a disposizione innanzitutto dei creditori procedenti, dell’indennità di esproprio determinata sulla base dei criteri normativamente previsti) con la enorme differenza, sotto il profilo del pubblico interesse, che ad acquisire la proprietà degli immobili non sarà un soggetto privato, comunque diverso da Enocianina, ma il Comune;

un appartamento posto al primo piano dell’immobile produttivo cui si applicano, ai fini dell’esproprio, gli stessi criteri dell’immobile sottostante.

“Tutte queste informazioni – ha aggiunto l’assessore – sono ampiamente descritte negli elaborati di progetto, depositati dal 28 novembre 2018 presso l’Archivio Generale del Comune di Reggio Emilia, visionabili da chiunque. Inoltre tutti i proprietari dei beni interessati dal vincolo di esproprio, nonché il Giudice incaricato della vendita e l’Istituto Vendite Aste Giudiziarie di Reggio Emilia sono stati più volte incontrati, sia dai tecnici sia dal sottoscritto, anche prima dell’annuncio ufficiale della approvazione del progetto preliminare, sia nella sede comunale, sia nei luoghi oggetto di vendita giudiziaria, chiarendo in maniera puntuale l’obiettivo del progetto e l’iter amministrativo in merito alla procedura espropriativa.

“Rispetto infine alla storia recente dell’Enociania occorre puntualizzare, diversamente da quanto riportato dai consiglieri del M5S, che nessuno intende mettere in discussione il contributo che questa azienda ha dato in passato al tessuto economico e produttivo della città. Va altresì ricordato che l’esproprio finalizzato alla realizzazione di un opera di interesse pubblico riguarda più soggetti e ha come fine l’acquisizione dei beni immobili e non certo le attività produttive qui eventualmente insediate.

“Per quanto riguarda il regime produttivo della ditta Enocianina Fornaciari, precisiamo che in nessun comunicato stampa è stato utilizzato il termine ex-Enocianina: non nel comunicato del 19 dicembre, non in quello del lunedì 12 novembre, nemmeno in quello del 14 settembre. Ovvio invece che il titolo del Pru citi ex Enocianina in quanto, essendo uno strumento urbanistico programmatorio, fa riferimento allo stato futuro dell’area che prevede l’insediamento della sede di Polizia locale.

“Sempre in merito all’immobile, come detto, è stato in parte già acquisito all’asta da un soggetto terzo che ad oggi non ha insediato alcuna nuova attività nei capannoni lato via Turri, in parte ospita temporaneamente le attività rimanenti dell’Enocianina nei capannoni prospicienti viale IV Novembre in attesa della aggiudicazione delle prossime aste giudiziarie previste già nei prossimi mesi qualora non si proceda diversamente con l’acquisizione per interesse pubblico dell’area garantendo in tal senso il proprietario del valore dell’immobile stabilito sulla base delle normative vigenti in materia di espropri.

“In definitiva, la gestione formale e informale tenuta dall’Amministrazione comunale nei confronti di tutti i proprietari degli immobili, nonché del Tribunale e dell’Ivag è stato assolutamente corretto e trasparente. Il procedimento seguito – ha concluso l’assessore – è rispettoso delle regole urbanistiche e di esproprio di beni privati per interesse pubblico e l’obiettivo finale di avviare un vasto progetto di riqualificazione nella Zona stazione anche attraverso l’insediamento di rilevanti funzioni pubbliche, attirando risorse pubbliche e private, proseguirà nei termini e tempi annunciati”.