Reggio. Nominato il Cda, Arca è operativa

Arca Reggio

E’ stato costituito oggi il Consiglio di amministrazione di Arca srl, che rende di fatto operativa l’Azienda reggiana per la Cura dell’acqua, titolare della concessione e affidataria della gestione del Servizio idrico integrato (Sii), servizio pubblico della provincia di Reggio Emilia.

Il nuovo Cda è stato annunciato questa mattina in Municipio a Reggio nel corso di una conferenza-stampa. Per Arca srl è stato previsto un Cda composto da tre membri: due di designazione di Agac Infrastrutture, e quindi degli Enti locali soci, ed uno nominato dal socio privato, Ireti spa.

Presidente della società è l’ingegner Alberto Montanari, professore ordinario nel settore disciplinare Costruzioni idrauliche, marittime ed Idrologia presso il Dipartimento Dicam dell’Alma Mater Università di Bologna. E’ titolare del corso di Costruzioni idrauliche e ha svolto un’importante attività di ricerca e docenza anche presso istituzioni e centri esteri. E’ stato direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali dello stesso Ateneo bolognese.

Consigliere e amministratore delegato è Elena D’Arrigo, ingegnere ambientale, con un’esperienza ventennale nell’ambito dei servizi pubblici e nell’amministrazione di enti operanti nella gestione idrica. In Ireti è responsabile della direzione Sviluppo business e tariffe.

Consigliere l’ingegnere idraulico Alberto Bizzarri, una lunga carriera quale docente, nelle Scuole di Ingegneria delle Università di Bologna e Parma, di  Costruzioni idrauliche,  Difesa e conservazione del suolo, Protezione idraulica del territorio. La sua attività di ricerca e professionale si è indirizzata, fra l’altro, all’efficienza delle reti d’acquedotto e alla loro riabilitazione, all’assetto idrogeologico e a fenomeni di inquinamento.

LA SOCIETÀ ARCA – La società mista Arca srl – costituita da  Agac Infrastrutture, che a sua volta riunisce i Comuni reggiani, per il 60% e da Ireti spa per il 40% – è titolare della concessione del Servizio idrico integrato per la provincia di Reggio Emilia, ad esclusione del comune di Toano; la concessione ha avuto inizio in gennaio 2024 e avrà durata di 17 anni. Il valore stimato del Servizio idrico integrato oggetto di affidamento sarà di 1 miliardo e 255 milioni di euro Iva esclusa.

Il Consiglio d’Ambito infatti aveva deliberato (2019) che l’affidamento della gestione del Servizio idrico integrato fosse affidato ad una società a partecipazione mista pubblica e privata, con socio privato industriale scelto mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica.

Agac Infrastrutture rappresenta pertanto i soci pubblici, mentre Ireti spa è il socio privato industriale, scelto mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica.

I beni oggetto di concessione destinati al Servizio idrico integrato (la rete idrica) o sono già di proprietà degli Enti locali o, se di nuova realizzazione, lo diventano man mano vengono realizzati.

“La scelta dei membri del cda è stata fondata sulle qualità e conoscenze scientifiche, tecniche e professionali dei tre membri, due dei quali – i professori Alberto Bizzarri e Alberto Montanari, quest’ultimo presidente – indicati dal socio pubblico di maggioranza, che è Agac Infrastrutture in rappresentanza dei Comuni, e uno indicato dal socio partner industriale privato – l’ingegner Elena D’Arrigo, consigliera e amministratrice delegata – che è Ireti spa. A questi si aggiunge la scelta di Paolo Alberini, commercialista, quale sindaco revisore della nuova società. Credo che vi siano i presupposti per avviare nel migliore dei modi l’attività di Arca srl quale affidataria della gestione del Servizio idrico integrato”, ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, presentando stamani il consiglio d’amministrazione della nuova Azienda reggiana per la Cura dell’acqua, Arca srl.

“Si tratta di un servizio pubblico cruciale, che riguarda tutta la città e la sua provincia e che in quanto tale è e rimane a controllo pubblico – ha aggiunto il sindaco – Questa condizione di controllo e governance pubblica si realizza sia tramite Agac Infrastrutture, che è costituita dai Comuni e che detiene il 60% di Arca, sia di fatto tramite Ireti spa, che detiene il 40% e che è società del gruppo Iren spa, a sua volta controllato dai Comuni con i rispettivi azionariati”.

Il cda resterà in carica tre anni (dal 2024 al 2026), i compensi annuali lordi sono di circa 5.000 euro per il presidente e di circa 3.500 euro per gli altri due membri del cda.

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni ha spiegato che “l’importante passaggio della nomina del cda di Arca e l’operatività della società a partire dal primo gennaio scorso sono la concretizzazione della volontà popolare espressa nel referendum (cosiddetto ‘sull’acqua pubblica’, ndr) del 2011 e raggiunta dopo anni di confronto con i sindaci di 42 comunità reggiane, oltre che di studio e verifiche complesse e innovative nel campo della gestione del Servizio idrico integrato: un percorso lungo, che ha portato a una soluzione societaria ‘apripista’ in ambito nazionale. Ora sono previsti investimenti di assoluto rilievo, concentrati soprattutto sull’efficienza della rete acquedottistica e su nuove connessioni tra le diverse reti di acquedotti per migliorarne ulteriormente utilità e performance”.

Nico Giberti, coordinatore del Consiglio locale di Atersir e sindaco di Albinea: “Quello di oggi è un primo passaggio importante nella direzione dell’operatività di Arca. Dietro c’è un lavoro complesso, fatto di confronto serrato fra sindaci e di un lavoro tecnico di cui dobbiamo ringraziare la struttura di Atersir regionale. Un grazie da parte nostra va anche ai membri del cda di Arca, che hanno dato la loro disponibilità a condurre un percorso nuovo, che offre un valore aggiunto nella gestione di un bene e a un servizio di indiscutibile rilievo per ogni persona e comunità”.

Alessandro Verona, amministratore unico di Agac Infrastrutture, ha ricostruito i diversi passaggi dell’operazione, in particolare tra il 2022 e il 2023, con l’individuazione del soggetto partner industriale e quindi con la costruzione di Arca srl, e ha sottolineato l’ampia condivisione dei Comuni reggiani, sia attraverso i sindaci, sia attraverso le discussioni e i voti dei rispettivi Consigli comunali. Fabio Giuseppini, presidente di Ireti spa, ha evidenziato l’importanza dell’affidamento operativo pluridecennale, il rilievo degli investimenti previsti nel Reggiano e il fatto che nella gara di affidamento Ireti si sia misurata, ottenendo il riconoscimento del migliore risultato, con operatori di settore forti e di rilievo nazionale.

Alla conferenza stampa erano presenti anche il consigliere Atersir Emilia-Romagna e assessore a Patrimonio e Tributi Lanfranco De Franco e il direttore di Atersir Emilia-Romagna, Vito Belladonna.

I SOCI DI ARCA –  Arca srl è soggetta al controllo degli Enti locali mediante proprietà al 60% detenuta da Agac Infrastrutture (società degli asset del servizio idrico di esclusiva proprietà degli Enti locali reggiani), quale socio pubblico di maggioranza, avente la titolarità della concessione, un ruolo di coordinamento tra le Amministrazioni pubbliche di riferimento e il socio privato industriale, ed un ruolo di supporto per gli enti locali nello svolgimento di studi e ricerche sulla qualità dell’acqua e del sistema idrico.

Il partner privato industriale Ireti spa (detentore del 40% di Arca e quindi socio di minoranza) ha compiti riconosciuti dalla legge al Gestore integrale (incasso delle tariffe, gestione operativa del servizio, realizzazione degli investimenti). Una Società operativa territoriale (Sot) esclusivamente dedicata al servizio, costituita e partecipata al 100% dal socio privato industriale di Arca, espleta materialmente le funzioni assegnate al socio privato.

L’IMPEGNO TECNICO ED ECONOMICO – La gestione del Servizio idrico integrato della provincia di Reggio Emilia comprende investimenti in infrastrutture per acquedotto, fognature e depurazione, che il Gestore dovrà realizzare con copertura da parte della tariffa. Si tratta di un notevole impegno tecnico ed economico-finanziario: il gestore operativo del Sistema idrico integrato anticiperà circa 80 milioni di euro rispetto alle previsioni del Piano d’Ambito, per un totale complessivo di investimenti di 480 milioni di euro in 20 anni. Anticipi di investimenti che riguarderanno la sostituzione di reti di distribuzione acquedottistiche o la realizzazione di nuove reti finalizzate a ridurre le perdite idriche, impianti di adduzione e opere di captazione per quanto riguarda gli acquedotti con obiettivi anche legati alla riduzione dei consumi energetici; ristrutturazione, potenziamento e nuova realizzazione di opere e impianti della rete fognaria, con specifici interventi sui punti di collegamento di tale rete con quella dei canali superficiali; potenziamenti, adeguamenti e manutenzione ordinaria dei depuratori.

LE BOLLETTE – Sulle bollette compare un nuovo logo, quello di Arca. E’ stato comunicato per iscritto ai cittadini che il nuovo Gestore affidatario del Servizio idrico integrato è Arca e che non ci sono modifiche al servizio né adempimenti a carico degli utenti.

IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO – Per Servizio idrico integrato, si intende l’insieme ottenuto dall’unificazione verticale dei diversi segmenti di gestione dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione d’acqua a usi civili, di fognature e depurazione delle acque reflue. Il concetto di Servizio idrico integrato fu introdotto a livello nazionale con la legge 36 del 1994 (la cosiddetta Legge Galli) al fine di ridurre la frammentazione gestionale e per la prima volta regolamentato in Emilia-Romagna con la legge regionale 25 del 1999 poi sostituita da successive normative.



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