Nell’ambito del tavolo provinciale sulla mobilità e il trasporto scolastico, si è tenuto ieri un nuovo incontro tra Organizzazioni sindacali, Provincia, Comune di Reggio Emilia e Agenzia per la mobilità, per una disamina puntuale del servizio di trasporto pubblico e per verificare eventuali criticità da affrontare per garantire un servizio adeguato e sicuro, anche in considerazione della recrudescenza della pandemia cui stiamo assistendo.
“Valutiamo positivamente la decisione degli Enti locali di non rimettere in discussione la didattica in presenza e gli orari delle scuole, non essendoci – per ora – nel nostro territorio le “situazioni critiche e di particolare rischio”che giustifichino la revisione di quanto stabilito, alla luce del DPCM del 18 ottobre scorso. – spiegano Cgil Cisl Uil provinciali – Condividiamo l’idea che per contenere la diffusione del virus non si debbano penalizzare ancora una volta le scuole dovei contagi sono attualmente marginali mentre vediamo che questi avvengono prevalentemente in altri contesti. Pertanto va posta particolare attenzione ai servizi strettamente collegati al mondo scolastico, dove vanno messi in campo tutti gli strumenti possibili per ridurre al minimo i rischi, a partire dal percorso casa-scuola”.
E per questo che i sindacati ritengono positiva la decisione della Regione di mettere a disposizione ulteriori mezzi pubblici (un primo significativo potenziamento c’era già stato a settembre) per sopperire alle criticità che ancora si registrano sul territorio; per la nostra Provincia si ipotizzano circa dieci autobus aggiuntivi, coi quali rinforzare le tratte più affollate e consentire un distanziamento temporale adeguato.
Tuttavia, pur riconoscendo l’impegno di tutti i soggetti coinvolti dall’inizio dell’anno scolastico per programmare, adeguare e monitorare il servizio, anche in base alle richieste dei dirigenti scolastici e alle segnalazioni dell’utenza, le Organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di un ulteriore sforzo, con investimenti dedicati, nell’attività di controllo delle norme di sicurezza, a tutela dei passeggeri e degli autisti.
Queste nello specifico le richieste avanzate:
– controllo del rispetto dei limiti di capienza dei mezzi con personale apposito e attraverso l’introduzione di sistemi elettronici quali ad esempio i conta persone;
– controlli alle fermate notoriamente più affollate per evitare assembramenti e favorire una corretta informazione e distribuzione sui mezzi;
– installazione su tutti gli autobus dei mezzi di protezione necessari per gli autisti.
Durante l’incontro è stato richiesto quindi un impegno supplementare e congiunto di tutti i soggetti – Enti locali, Agenzia mobilità e gestori- per dare risposte concrete e puntuali alle esigenze evidenziate in tempi brevi.
“Riteniamo, infine che, pur in fase di emergenza sanitaria, si possa investire ulteriormente nella qualità del trasporto pubblico locale – concludono Cgil Cisl Uil – Servizio che da molto tempo risente di scarsi investimenti e risorse insufficienti, che merita viceversa di essere implementato non solo nella logica di “straordinarietà emergenziale”, ma in un’ottica di investimento strutturale, per rendere più funzionali, sicuri e fruibili il servizio ai cittadini.”
Ultimi commenti
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]