Reggio, Gdf: capi contraffatti a Caritas

Giubbotti, maglioni, jeans e scarpe recanti marchi contraffatti, diverranno materiale di conforto per i più bisognosi.
La Guardia di Finanza di Reggio Emilia, al termine di vicende giudiziarie ed a seguito di autorizzazione della competente Autorità Giudiziaria, ha donato alla Caritas Diocesana di Reggio Emilia numerosi capi di abbigliamento riportanti marchi contraffatti di note griffes, sequestrati sul territorio in occasione dei mercati settimanali, nell’ambito delle attività di servizio svolte contro i fenomeni dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.
Tali prodotti di abbigliamento, complessivamente oltre 50 pezzi, per lo più giubbotti, maglioni, jeans e scarpe, erano stati oggetto di sequestro e successiva confisca nel corso di distinte operazioni di polizia poste in essere da Reparti della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, in quanto riportanti marchi contraffatti. 
 
Gli stessi erano destinati alla distruzione ma, su iniziativa delle Fiamme Gialle, con il parere conforme della locale Procura della Repubblica, sono stati donati alla Caritas affinché diventino materiale di conforto per le persone più bisognose.
 
Il direttore della Caritas Diocesana di Reggio Emilia-Guastalla, nel ricevere in consegna il materiale ha ringraziato la Guardia di Finanza ed ha assicurato che si riveleranno prezioso ausilio ed aiuto per chi versa in stato di bisogno.
Il vescovo di Reggio Emilia – Guastalla, Massimo Camisasca, appreso della donazione ha voluto porgere il suo apprezzamento per l’iniziativa ed ha fatto pervenire al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia: Colonnello Roberto Piccinini, il seguente messaggio: “Il Vescovo Massimo esprime la sua gratitudine al Comando provinciale della Guardia di Finanza per la donazione alla Caritas Diocesana, segno di una reale collaborazione, di fronte alla necessità della nostra gente, che stringe in connessione autorità e comunità."
 
L’iniziativa vuole sensibilizzare ancora una volta i cittadini sul disvalore rappresentato dalla vendita di prodotti con marchi contraffatti, ma anche sulla opportunità di trasformare in risorsa positiva il frutto dell’azione di contrasto svolta dalla Guardia di Finanza, esaltando così il proprio ruolo di polizia economica e finanziaria a forte vocazione sociale.