Reggio. Era senza abilitazione e vendeva presunti farmaci “anti-Covid”, nei guai un erborista

carabinieri Nas erboristeria Reggio

Lunedì primo febbraio i carabinieri del Nas di Parma, assieme ai colleghi del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Reggio, hanno perquisito un’erboristeria reggiana di proprietà di un cittadino 60enne di nazionalità cinese, che già lo scorso dicembre era finito nei guai dopo essere stato sorpreso a vendere medicinali senza abilitazione e senza le necessarie autorizzazioni e denunciato per esercizio abusivo della professione di farmacista.

Al termine della nuova perquisizione, estesa anche all’abitazione del titolare dell’erboristeria, l’uomo è stato nuovamente denunciato alla procura di Reggio per aver reiterato l’esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista in assenza del previsto titolo abilitativo e per essere stato trovato in possesso di medicinali privi dell’Aic (l’autorizzazione all’immissione in commercio).

I carabinieri del Nucleo antisofisticazione sanitaria hanno sottoposto a sequestro penale sette scatole (contenenti ciascuna 24 pillole) di farmaci antinfluenzali utilizzate dalla comunità cinese per la cura dei sintomi del Covid-19, cinque bustine (contenenti ciascuna 13 grammi di granuli) per la cura di raffreddore e patologie influenzali, quattro confezioni (contenenti tubetti di crema da 7 grammi) per la cura delle malattie fungine, due confezioni (contenenti 10 fiale da 2 ml ciascuna) di antibatterico e una confezione (contenente 10 pillole) di paracetamolo per la cura di patologie influenzali e stati febbrili.

Sono poi state sequestrate amministrativamente anche 840 confezioni di integratori alimentari di provenienza cinese (estratti di varie piante) privi della prescritta registrazione presso il Ministero della salute. Per questa specifica violazione è stata comminata una sanzione di 6.600 euro. Il valore complessivo dei farmaci sequestrati è risultato pari a circa 400 euro, mentre quello degli integratori a circa 12.000 euro.