Reggio. “Economia sprofonda, Paese bloccato”. Il Pd si mobilita

Zingaretti_Costa

“L’economia del Paese sprofonda, le infrastrutture sono bloccate: non ci resta che reagire”, così il segretario provinciale del Partito democratico reggiano Andrea Costa lancia il fine settimana di mobilitazione cui chiama tutta la comunità. Una due giorni, tra venerdì e sabato, densa di iniziative. Si parte, appunto, venerdì sera (ore 21 presso la sede della Federazione provinciale di via Gandhi) con l’economista Luigi Marattin, deputato, capogruppo del PD in Commissione Bilancio alla Camera, che interverrà sul tema ‘Così l’Italia fa sboom’: “Marattin parlerà della tragica legge di bilancio varata dall’attuale governo davanti ai sindaci e agli amministratori del territorio. L’incontro è allargato ed aperto a tutto il mondo associativo ed organizzato del Terzo Settore: soggetti che stanno toccando con mano i disastri prodotti da questa manovra sballata nei numeri, causa di maggior debito e della recessione in cui siamo precipitati”, spiega Costa.
Sabato, poi, si preannuncia una giornata di mobilitazione nelle piazze: sono stati organizzati banchetti informativi, i circoli sul territorio saranno aperti all’interno di una campagna organizzata dal PD dell’Emilia-Romagna. In particolare la giornata di sabato sarà dedicata a sensibilizzare i cittadini sullo sblocco delle infrastrutture regionali che il Governo sta tenendo ferme e prive di un destino preciso. «Davanti all’esplosione dell’economia e all’immobilismo sulle infrastrutture cruciali per il nostro territorio reagiamo – conferma un combattivo Costa – andando in piazza, tenendo le sedi aperte. Da oggi promuoveremo una petizione popolare per chiedere al governo lo sblocco delle opere infrastrutturali già autorizzate e finanziate nella nostra Regione. Quelle opere significano la risoluzione dei problemi che quotidianamente viviamo tutti insieme: traffico congestionato, collegamenti lenti e precari, più inquinamento.

Il Governo deve rispondere alla grandissima manifestazione di sabato scorso a Bologna quando amministratori, imprese, associazioni hanno detto che non si rassegnano alla recessione e hanno indicato una via di futuro e crescita. Prospettiva che Salvini e Di Maio stanno negando al Paese».

Il Partito Democratico si presenta intenzionato a ripartire sulla spinta del successo delle primarie e dell’investitura popolare del nuovo segretario Zingaretti per affrontare la campagna elettorale delle amministrative e delle europee.