Raggiunto l’accordo alla Goldoni di Carpi: i lavoratori approvano la nuova Goldoni-Keestrack

Goldoni

Lunedì primo marzo i lavoratori della Arbos Goldoni di Migliarina di Carpi hanno approvato all’unanimità l’accordo quadro necessario per trasferirsi nella newco Goldoni/Keestrack, accordo che detta anche le condizioni di uscita volontaria dei dipendenti per permettere alla nuova impresa di avviarsi: l’intesa stabilisce infatti incentivi all’esodo, ammortizzatori sociali, servizi di politiche attive mirati alla ricollocazione (anche promossi da progetti e fondi della Regione Emilia-Romagna) nonché diritti di precedenza all’assunzione per i lavoratori rimasti esclusi dalla nuova azienda.

Un nuovo inizio per un marchio storico nel settore della fabbricazione di macchinari agricoli grazie al trasferimento della proprietà di un ramo d’azienda alla società belga Keestrack – attiva nel settore delle macchine per la frantumazione e con una sede a Ponzano Veneto, in provincia di Treviso – e con un piano industriale che prevede una graduale ma costante ripresa di immagine e di produzione.

Ora la parola passa al tribunale di Modena, che dovrà pronunciarsi sull’insieme delle condizioni dell’accordo sindacale per dare il via libera definitivo al nuovo progetto industriale.

“Le organizzazioni sindacali e le Rsu, protagoniste di una vertenza durata oltre sei mesi, da quando il 4 settembre 2020 era stato comunicato il probabile fallimento, hanno tenacemente mantenuto il presidio permanente e messo in atto ogni azione possibile, chiedendo una sola cosa, il salvataggio della Goldoni”, hanno sottolineato i sindacati Fiom-Cgil di Modena e Fim-Cisl Emilia Centrale ricordando anche “l’importante ruolo delle istituzioni, che hanno accompagnato e sostenuto il difficile percorso che ha condotto all’accordo odierno, a partire dall’assessore regionale Vincenzo Colla, fino ai sindaci di Carpi e Rio Saliceto Alberto Bellelli e Lucio Malavasi”, e “il sostegno giunto dal territorio, dai cittadini, dalle strutture commerciali, dalle aziende locali e dalle associazioni, che hanno permesso con il loro sostegno ai lavoratori della Goldoni di non sentirsi mai soli in questi lunghi e difficili mesi”.

Soddisfatta anche la Lega di Modena, secondo cui la firma dell’accordo “è una buona notizia, con 110 lavoratori trasferiti alla nuova società, ma l’attenzione dovrà comunque rimanere alta: occorre vigilare sull’iter procedurale, il mantenimento degli impegni assunti e il piano di rilancio con nuovi investimenti. E, soprattutto, è necessario lavorare per costruire fin da ora certezze per il futuro dei dipendenti in esubero e per l’indotto”.

L’altra priorità, secondo i parlamentari leghisti Benedetta Fiorini, Guglielmo Golinelli e Stefano Corti e i consiglieri comunali di Carpi Federica Boccaletti e Giulio Bonzanini, “è tutelare il know-how, una produzione di eccellenza del made in Italy e la fama di un marchio famoso nel mondo che esprime operosità, professionalità e identità del territorio. Come Lega siamo stati e saremo sempre al fianco dei lavoratori per difendere i loro diritti: la Goldoni è dinanzi a un nuovo inizio potenzialmente strategico, ancor più prezioso alla luce della generale fase di difficoltà sanitaria ed economica che sta vivendo il nostro Paese”.