Radiovasca. Ultime dal Palazzo

Luca Vecchi e Alex Pratissoli a Reggio

Alex Pratissoli è felice come una Pasqua. Dice di avere completato il lavoro e non vede l’ora di tornare nel privato. Luca Vecchi lo ha lanciato per la successione, ma si tratta del classico ballon d’essai. Il sindaco uscente vuole contare anche dopo la fine del mandato. Quindi tiene almeno due candidati coperti.

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Prima delle amministrative, tuttavia, ci sono le politiche (2023). Successioni certe per le parlamentari in sella (Incerti e Iori), Roberta Mori (area Orlando) è in pole position.

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Rcf Arena Campovolo. Come marketing territoriale non è il massimo, stante che Reggio Emilia non viene manco citata. Ma tra gli inquilini del Palazzo c’è molta soddisfazione. A ogni concerto, dicono, la gestione logistica migliorerà.

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A proposito, all’orizzonte del palco dell’Arena si intravedono due nomi della scuderia Salzano: i Maneskin e Ultimo.

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A cosa serva poi il Campovolo in assenza di concerti penserà tra agosto e settembre la nuova edizione della Festa del Pd, erede della mitologica Festa dell’Unità. La chiamano ancora Festareggio, confermando in modo eloquente la visione egemonica del centrosinistra sulla città. Speriamo comunque che la nuova nata non faccia la fine disastrosa della precedente.

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Scritte brigatiste sui muri del centro: il Comune, al solito, tace.

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I nipoti di Gallinari e compagni vogliono organizzare una festa popolare per riunirsi in nome del comunismo rivoluzionario. Vecchi non vuole perché teme un’altra figuraccia dopo la performance dei P38 al Tunnel, che portò Reggio alla ribalta dei media nazionali.

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E le opposizioni? Inglobato nel Pd quel poco che resta del grillismo, uscito a sinistra De Lucia per l’antipatia del sindaco, dimessasi pure la Rubertelli che in sala Tricolore avrà certamente trovato il modo di annoiarsi, il centrodestra attende le elezioni politiche pregustando un successo che, stando ai sondaggi, non dovrebbe mancare. I capi locali Aragona e Melato sono amici, o almeno così dicono. Il 2024 è ancora lontano, per litigare c’è ancora tempo.