Radiovasca. Manca solo Vasco

Vasco Rossi

Food truck ai Giardini. Alcol a fiumi per tutti. I residenti svegli fino all’alba tra ubriachi, fattoni, pusher e vomitatori in mezzo alla strada. Sul centro storico il Comune è fuori controllo.

*
Sabato mattina. Piazza Martiri del 7 luglio è invasa da fetori di grigliate di sedicente carne polacca (auguri!). Dall’altra parte della piazza, davanti al Municipale, le bancarelle offrono tutto a 1, 2, massimo 5 euro. Qualità garantita.
Ogni tanto Dario De Lucia, sposo novello, tramite una sedicente agenzia di presunti sondaggi sostiene di essere il candidato sindaco più desiderato dai reggiani. Qualcuno – pochissimi, in realtà – lo prendono sul serio.
*
Non è ancora terminata l’indagine dei Mille privilegiati consultati dal Pd locale per valutare la giunta Vecchi e cercare di individuare il nuovo sindaco. Siccome i candidati sono troppi ma nessuno ha la maggioranza, le menti di via Gandhi meditano di prolungare la consultazione per un mese ancora.
Nel frattempo, convocati via chat, i soggetti plurali del futuribile centrosinistra si vedono ogni tanto per fingere di elaborare il futuro progetto del governo locale. Dentro vi si trova un po’ di tutto: solo di estrema sinistra (si fa per dire) ci sono almeno quattro o cinque sigle sconosciute  mai votate, ma forse anche sei o sette, che si presentano al tavolo prendendosi anche sul serio. Tra loro. A volte gli incontri finiscono a carte.
*
L’eurodeputata grillina Sabrina Pignedoli, giornalista, un tempo capace di scoop clamorosi recapitati direttamente dai vertici del comando dei carabinieri di Reggio Emilia, scalpita per la riconferma a Bruxelles. Gira voce che Giuseppe Conte la tenga in dovuta considerazione. Sarà verosimilmente confermata capolista nella circoscrizione Nord-Est.
Lanfranco De Franco è in movimento continuo: si sposta da un evento all’altro manco fosse Annalisa Rabitti. Botero e Frangetta, bella coppietta.
*
Maurizio Landini in tv continua a dire “siopero” e “fassismo”.
*
Very reggian people.
*
Il Parco Innovazione comincia ad andare forte. Come sede di eventi può ancora crescere, come luogo vivo di ricerca e innovazione anche di più.
Al Mercato fu Coperto stanno tentando di censurare chi fotografa o fa video con lo smartphone. E dire che escono regolarmente immagini del Vuoto.
*
Le date di Vasco a giugno 2024: quattro a San Siro e una a Bari. Possibile che Rcf Arena non possa ospitare il più grande rocker italiano? Possibile che questa vetusta e inutile presunta rivalità con Ligabue sia più importante di un evento live che resterebbe nei libri di storia? Amici di C.Volo, pensateci bene. Radiovasca si appella anche al sindaco Luca Vecchi e al vice Alex Pratissoli.
*
A proposito: la serie Netflix sulla vita del Kom è sempre al primo posto nella classifica sulla piattaforma. Cinque puntate intime, autentiche, a tratti persino commoventi. Con dentro robuste razioni di rock. A settant’anni suonati, Vasco riempie ancora gli stadi in poche ore di sbigliettamento online e lega quattro generazioni di italiani. In Italia, nessuno come lui. E viene da Zocca.


C'è 1 Commento

Partecipa anche tu
  1. Mirko Castagnoli

    Buongiorno Direttore,
    quando parla di Vasco all’RCF Arena ha pienamente ragione, ma temo che il problema sia la posizione del Blasco, non tanto quella di C.Volo.
    Si figuri se i soci rinuncerebbero ad un’opportunità di riempire l’Arena, dopo i 3 anni di stop o quasi imposti dal Covid e gli investimenti milionari.
    Il problema è in parte “di scuderia”, visto che Vasco non fa parte della scuderia di Salzano, la Friends&Partners, e in parte proprio il legame di RCF Arena con Ligabue, dovuta ai famosi concerti degli anni scorsi e alla presenza di Maioli, storico manager dell’artista di Correggio, nel direttivo della società.
    Luciano negli ultimi anni è sempre stato ragionevole, e in diverse interviste ha parlato della presunta rivalità in toni che definirei piuttosto accomodanti. Vasco non mi risulta l’abbia mai fatto, anzi (vedere le dichiarazioni del 2011).
    Famoso è stato il rifiuto del rocker di Zocca a partecipare al concerto ‘Italia loves Emilia’, dopo il terremoto del 2012; sarebbe stato un momento perfetto per suggellare la fine delle polemiche sulla rivalità e una grande dichiarazione di amore per la sua terra. Ma non partecipò, e non mi risulta ci fossero grandissimi motivi per non essere presente.
    Senza citare poi il concerto al Modena Park (capolavoro di organizzazione, complimenti ai cugini modenesi) in risposta a Campovolo, o ancora il concerto a Trento, in una location a dir poco infelice (e decisamente pericolosa, a livello di deflusso degli spettatori), in risposta all’inaugurazione dell’RCF Arena.
    Insomma, mi pare che il Blasco qualcosa di irrisolto ce l’abbia, malgrado a livello di numeri e di seguito direi abbia “vinto la sfida”.
    Mi sa che ci sia da appellarsi a lui, per una suo sacrosanto concerto alla RCF Arena.


I commenti sono chiusi.