Si è avvalso della facoltà di non rispondere Andrea Censi, il sindaco di Polesine Zibello, nel Parmense, accusato tra l’altro di peculato, corruzione ed abuso d’ufficio e da martedì mattina agli arresti domiciliari.
L’inchiesta condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma ha svelato un presunto uso illecito della macchina comunale con prelievo di denaro, finti bandi di concorso e delibere di giunta falsificate.
Assieme a Censi sono indagate altre 11 persone, tra cui il vicesindaco, il segretario comunale e il suo vice. “Mi sento tranquillo, devo esserlo” sono le parole che Censi, prima di entrare in aula per l’interrogatorio di garanzia, ha rivolto ai giornalisti.
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Sarebbe un onore per noi.
Il covid è una pestilenza tragica, ma come da previsione dei cosiddetti complottisti oramai evidentemente anche un grande business con tutti gli annessi e connessi
Cari ex-colleghi, mi complimento del lavoro fatto a partire dall' amico prof. Mazzoli fino al dirigente dell' Ufficio dott. Rozzi, ed ai loro […]