Piano contro la dispersione scolastica, all’Emilia-Romagna 31 milioni dal Pnrr per 215 scuole

scuola classe 5A con mascherine

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l’istruzione, dopo una prima fase dedicata all’edilizia scolastica e agli avvisi per gli enti locali, entra ora nella seconda fase, con fondi destinati direttamente agli istituti scolastici per migliorare i risultati nell’apprendimento di studenti e studentesse.

In questi giorni il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha approvato il riparto del piano complessivo da 1,5 miliardi di euro contro la dispersione scolastica e per il superamento dei divari territoriali, che proseguirà fino al 2026. I primi 500 milioni serviranno a finanziare progetti in 3.198 scuole secondarie di primo e di secondo grado, per studenti e studentesse dai 12 ai 18 anni d’età.

La prima tranche di risorse assegnata all’Emilia-Romagna è pari a 30.894.200,38 euro, destinati a 215 istituti scolastici della regione. Le scuole interessate riceveranno nei prossimi giorni la comunicazione del finanziamento e la convenzione con le indicazioni sulla base delle quali poter concretizzare i progetti, che prenderanno il via nell’anno scolastico 2022-2023 e avranno durata biennale.

Successivamente sono previste altre due tranche di finanziamento: la prima per favorire i giovani (anche nella fascia d’età 18-24 anni) che hanno abbandonato precocemente gli studi nell’acquisizione di un diploma, la seconda invece per attivare progetti per il potenziamento delle competenze di base per superare i divari territoriali (oltre ad alcuni progetti nazionali nelle aree più periferiche d’Italia).

“Si tratta di un finanziamento molto importante, un progetto nazionale che mette al centro i più fragili”, ha spiegato il ministro Bianchi, ricordando che questa linea di finanziamento “si aggiunge alla riforma degli istituti tecnici e professionali e alla riforma dell’orientamento, alle quali stiamo lavorando, misure altrettanto importanti sul fronte del contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico. Prenderemo per mano i ragazzi e le ragazze che hanno difficoltà nella prosecuzione del loro percorso di studi e per questo rischiano di lasciare precocemente, o purtroppo lo fanno. Saremo al fianco delle scuole lungo tutto il percorso”.