Per Iren altra giornata difficile in Borsa

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Nuova giornata pesante in Borsa per Iren che – seppur non coinvolta direttamente nella clamorosa inchiesta di Genova – continua comunque a pagare l’arresto del suo amministratore delegato Paolo Emilio Signorini, nonostante già ieri il gruppo abbia ridistribuito a presidente e vice tutte le deleghe per garantire l’operatività e la continuità aziendale.

Dopo il tonfo di ieri – quasi -3% in una giornata di Borsa brillante, riducendo un calo che subito dopo la diffusione della notizia era stato ancora più pesante – anche oggi il titolo della multiutility partecipata dai Comuni reggiani e da quelli di Parma e Piacenza sta vivendo una giornata difficile. Nonostante un  avvio in leggero recupero (+0,3%) il titolo a metà mattina è sceso fino a quotazione di 1,77 euro – vicino ai minimi da inizio anno – per poi limitare le perdite: alle 16.30 il titolo segna intorno a 1,79, con un ulteriore calo rispetto a ieri di circa il 2,5%.

Per l’Ufficio Studi Telebors l’andamento di Iren nella settimana, rispetto al FTSE Italia Mid Cap, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze. “Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l’evidente difficoltà a procedere oltre quota 1,833 euro. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 1,762. Le attese più coerenti propendono per un’estensione del movimento correttivo verso quota 1,73 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi”, affermano gli analisti  ricordando – come sempre – che “le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento”.

 



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