Con l’assunzione avvenuta ieri da parte della Giunta del Comune di Reggio Emilia del Piano attuativo di iniziativa pubblica (Paip) denominato “Polo della Moda”, elaborato da Max Mara Fashion Group e dallo stesso Comune, è stata ufficializzato l’acquisto delle ex Fiere di Mancasale da parte del colosso reggiano della fashion. Dopo le voci dei mesi scorsi, trova dunque conferma l’ipotesi di un vero e prioprio raddoppio tra i ponti di Calatrava del Gruppo Max Mara. Nell’area delle ex Fiere di Reggio Emilia sorgerà infatti il nuovo Polo della Moda di Max Mara Fashion Group, caratterizzato da un intervento di rigenerazione urbana, che riqualificherà l’intero ambito. Prevista la realizzazione di un centro direzionale del Gruppo che ospiterà oltre 800 persone con uffici, spazi per la progettazione, servizi e show rooms, oltre a due magazzini in grado di soddisfare le esigenze logistiche di Max Mara.
L’investimento, stimato in oltre 100 milioni di euro, è funzionale all’ulteriore sviluppo del Gruppo garantendo il consolidamento dello stesso a Reggio Emilia, a fianco del Campus Max Mara da anni operativo nell’Area nord della città. Per l’acquisto da parte di Max Mara dell’area delle ex Fiere – comprate all’asta nel 2019 dall’imprenditore di Correggio Giorgio Bosi (ceo di Pibiplast Group) con un’offerta di 6 milioni 850.000 euro, superando la cordata di imprenditori reggiani Terminal One – nei mesi scorsi si era parlato di una cifra vicino agli 11 milioni.
La fase ‘pianificatoria’ – che oltre al Comune coinvolgerà anche la Provincia, la Regione Emilia-Romagna e gli enti competenti in materia ambientale e sulla sicurezza – dovrebbe concludersi nel primo semestre del 2025, poi si parla di altri tre anni per la realizzazione dei lavori.
MOTIVI DELLA SCELTA INDUSTRIALE – Max Mara Fashion Group ha di recente razionalizzato la propria struttura industriale identificando due società, Max Mara Srl e Dedimax Srl, come i soggetti a cui delegare lo sviluppo industriale e commerciale dei propri marchi.
Max Mara Srl, che si occupa dei marchi “premium”, ha da tempo un proprio Campus in via Giulia Maramotti a Reggio Emilia, mentre Dedimax Srl, a cui fanno riferimento i marchi che si rivolgono al segmento “contemporary”, svolge le proprie attività su differenti siti, dislocati sul territorio, che non presentano più le dimensioni e le caratteristiche funzionali tali da garantire l’ulteriore sviluppo dell’azienda. Da qui l’esigenza di un nuovo spazio, più adeguato per Dedimax Srl, in grado di ospitare, in un unico sito, sia i magazzini, sia il centro direzionale.
La vicinanza di questo nuovo Polo della Moda alla Stazione Av Mediopadana e al casello autostradale, oltre che al campus Max Mara, consentirà di ridurre i tempi di collegamento con le più importanti città italiane ed estere determinando ulteriori sinergie tra le due società del gruppo in numerosi ambiti, a partire da quello della ricerca e dello sviluppo dei prodotti, andando a formare un centro di eccellenza internazionale nel campo della moda.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO – L’area oggetto della riqualificazione ha una superficie pari a 13 ettari e – dopo la completa demolizione delle strutture esistenti – se ne prevede la rigenerazione, attraverso l’individuazione di una fascia verde di filtro lungo via Filangieri con la piantumazione di oltre 2.000 fra alberi ed arbusti, un nuovo accesso su via Moro e la realizzazione di tre differenti volumi destinati alle funzioni direzionali e logistiche del Gruppo, per una superficie edificata di circa 47mila metri quadrati.
Complessivamente, dunque, il nuovo intervento si configura come un sostanziale raddoppio dell’attuale campus Max Mara.
L’intervento di rigenerazione prevede la completa bonifica ambientale e la successiva realizzazione di edifici moderni e funzionali, autosufficienti dal punto di vista energetico ed immersi in importanti spazi verdi.
CONCORSO DI ARCHITETTURA – Il progetto architettonico degli edifici, che ospiteranno le funzioni direzionali e produttive, sarà selezionato sulla base di un concorso internazionale, giunto alla sua fase finale e che si concluderà entro metà luglio.
Come già è accaduto nel caso del Campus di via Giulia Maramotti, insignito del premio Best Office Architecture dal prestigioso Royal Institute of British Architects, l’obiettivo è quello di rigenerare l’area delle ex Fiere dandole una forte caratterizzazione qualitativa e mantenendo un profilo alto e rappresentativo per la città di Reggio Emilia.
OPERE DI RIQUALIFICAZIONE FUORI COMPARTO – L’intervento di rigenerazione urbana relativa al Polo della Moda porterà con sé anche la riqualificazione e il potenziamento della illuminazione pubblica di via Filangeri, il collegamento ciclopedonale sicuro fra l’area delle ex Fiere e il campus Max Mara ad ovest dei Ponti di Calatrava, nonché la riqualificazione di via Majorana, con la realizzazione di percorsi ciclopedonali protetti, una nuova rete di illuminazione pubblica e fasce alberate ai lati della carreggiata.
ITER DI APPROVAZIONE DEL PIANO – Il Piano attuativo di iniziativa pubblica (Paip) denominato “Polo della Moda”, elaborato da Max Mara Fashion Group e dal Comune di Reggio Emilia, è stato assunto dalla Giunta comunale nella giornata di ieri.
La procedura per la sua definitiva approvazione prevede ora la pubblicazione degli atti per la raccolta delle Osservazioni e la successiva predisposizione delle relative controdeduzioni per l’adozione in Consiglio comunale, programmata entro la fine dell’anno.
A seguire, verrà coinvolto il Comitato urbanistico di area vasta (Cuav) di cui fanno parte lo stesso Comune di Reggio Emilia, la Provincia e la Regione Emilia-Romagna, nonché gli Enti competenti in materia ambientale e sulla sicurezza, per la definitiva approvazione del Piano, prevista entro il primo semestre del 2025.
Dalla approvazione del Piano inizieranno i lavori di rigenerazione dell’area che avranno una durata indicativa di tre anni.
NON SOLO L’AREA DELLE EX FIERE – Max Mara Fashion Group ha intrapreso due ulteriori iniziative di rigenerazione urbana.
La prima, su un’area dismessa, acquisendo la ex Cantina di San Maurizio, a fianco di un importante stabilimento produttivo del Gruppo specializzato nella manifattura di cappotti e giacche. L’intervento di rigenerazione dell’area porterà alla realizzazione della “Università Max Mara dei Mestieri della Moda”, ovvero un centro di formazione permanente, nonché luogo di ricerca e sviluppo, in un’ottica di collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e le scuole superiori del territorio.
La seconda, nel Parco Industriale di Mancasale, in via Calvi di Coenzo, con la rigenerazione di aree occupate da edifici dismessi, è volta a creare una struttura logistica tecnologicamente avanzata per la società del Gruppo dedicata alla produzione di maglieria e jersey.
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Chissà chi sarà il primo leader europeo ad andare a genuflettersi da putin quando trump inizierà a dare le carte...