Il sindaco Luca Vecchi annuncia che saranno piazzate nuove telecamere per la sicurezza dei cittadini al Parco delle Caprette, lungo la ciclopedonale del Crostolo. Questo alla luce di alcune aggressioni a sfondo sessuale che si sono consumate nei giorni scorzi nella zona.
La conferenza stampa in Comune: 11 nuove telecamere. Saranno installate 11 telecamere ad alta risoluzione che veglieranno sulla cliclo-pedonale del lungo Crostolo. Un investimento di 30mila euro, messo in campo a tempo di record dall’Amministrazione comunale per incrementare la sicurezza di entrambe le direttrici della passeggiata più amata dai reggiani.
“Con questa operazione rafforziamo l’apparato di controllo e videosorveglianza della città sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo con una nuova importante installazione sul percorso del Crostolo – ha detto oggi il sindaco Luca Vecchi annunciando l’intervento alla stampa – Subito dopo gli episodi di tentato stupro che si sono verificati nella zona abbiamo fatto un incontro come Cosp per valutare l’introduzione di telecamere sulla ciclopedonale del Crostolo, un intervento non semplice che completeremo nel corso dell’estate perché il tratto si estende per 15 chilometri”.
“L’intervento viene realizzato in tempi rapidi a seguito dell’allarme aggressioni in un luogo verde molto frequentato e che i cittadini hanno diritto di poter fruire con la maggior sensazione di sicurezza possibile – ha aggiunto l’assessore a Lavori pubblici e Legalità Nicola Tria – Oltre a permettere alle forze dell’ordine di individuare comportamenti delittuosi, avrà quindi anche un’importante funzione rassicurante per tutti coloro che vi transiteranno e vi trascorreranno il loro tempo libero”.
“Nella progettazione dell’intervento abbiamo fatto un’analisi dei punti migliori dove installare le telecamere in modo da avere il controllo dei punti d’accesso e dei tratti principali del percorso – ha spiegato il comandante della Polizia locale Stefano Poma – In questo siamo stati agevolati da infrastrutture già presenti che ci permettono di realizzare un intervento che sarà permanente e non legato solo all’attuale contingenza. Le telecamere saranno di ultima generazione, in grado di monitorare il territorio ad ampio raggio, di avere visioni di dettaglio e di registrare anche di notte”.
Il nuovo sistema di sicurezza prevede l’utilizzo di tecnologie alta risoluzione con un ottimo grado di affidabilità. Grazie alla digitalizzazione del territorio, le apparecchiature trasmetteranno immagini ad alta risoluzione ampliando il monitoraggio delle forze di polizia. Le undici telecamere, collocate su punti chiave lungo i quindici chilometri del percorso cittadino, copriranno sia la parte sud, sia la direttrice verso Cadelbosco, con una vigilanza costante sugli accessi alla passeggiata e sui parchi che la affiancano. In particolare due apparati saranno installati su via Colletta, all’altezza dell’attraversamento del torrente, due all’intersezione di via Rinaldi per sorvegliare la pista da entrambi i lati. Tre saranno le telecamere sistemate sulla passeggiata Irene Saccani, due agli ingressi del ponte di San Pellegrino, mentre altre due monitoreranno il parco e l’area giochi che fiancheggia via Belojannis.
Lo scopo di questa prima azione, volta a tutelare i cittadini, è quello di poter contare su un monitoraggio costante degli accessi alla pista ciclo-pedonale incrementando un sistema di prevenzione e sicurezza integrata che garantisca, come succede già in altre parti della città, di poter fruire in tranquillità un importante spazio verde di Reggio.
Il nuovo progetto va ad incrementare l’ampia rete di videosorveglianza installata nel 2017 e composta da 428 telecamere ad altissima definizione collocate in centro storico, nella zona stazione e nei punti chiave della città, oltre a 46 lettori di targhe installate sulle direttrici principali della città. Grazie a questo apparato dal 2017 a oggi le forze di polizia hanno avuto l’opportunità si svolgere in maniera più efficace e capillare le proprie indagini e di assicurare così alla giustizia i responsabili di crimini intercettati telecamere. Solo per quanto riguarda la Polizia locale, gli agenti hanno individuato con rapidità e certezza alcuni autori di reati come furti di biciclette, writer dediti all’imbrattamento di edifici storici e autisti fuggiti dopo aver provocato incidenti stradali.
La tecnologia utilizzata dalle telecamere Ultra Hd è particolarmente sofisticata: questi strumenti garantiscono il monitoraggio di grandi aree senza perdere alcun dettaglio, ottenendo filmati ad alta risoluzione. In questo modo l’operatore di polizia può avere un pieno controllo della scena, mantenendo tutti i dettagli importanti: fedeltà cromatica, volti riconoscibili e eventuali targhe di mezzi in transito. Caratteristiche che rendono questi strumenti particolarmente adatti al controllo del territorio.
Ultimi commenti
"CEMENTO" MORI...come dicevano i latini....
Sarebbe interessante sapere quanti diritti edificatori ancora non soddisfatti ci portiamo dalle passate giunte.
Come precisato dall'assessore Pasini la responsabilità è della precedente Giunta (di "centrodestra"?)