Le Fiamme gialle smascherano 24 furbetti del reddito di cittadinanza nella Bassa reggiana

Guardia di Finanza Reggio documenti

Le attività di controllo dei reparti territoriali del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio hanno consentito di individuare 24 persone che avevano percepito indebitamente il reddito o la pensione di cittadinanza o che avevano usufruito dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario senza averne diritto.

I finanzieri della tenenza di Guastalla hanno scoperto nei comuni di Boretto e Gualtieri tre cittadini che, grazie a false dichiarazioni e attestazioni, erano riusciti a ottenere l’accesso alla misura statale di sostegno al reddito: durante le indagini le Fiamme Gialle hanno svelato l’omessa comunicazione di un patrimonio mobiliare superiore a 30mila euro e si sono accorti che le attestazioni in tema di composizione del nucleo familiare non corrispondevano alla realtà.

Altre cinque posizioni irregolari sono state individuate nei comuni di Luzzara, Novellara e Boretto: in questi casi l’erogazione della cosiddetta pensione di cittadinanza era stata ottenuta grazie a false attestazioni di possesso dei requisiti previsti dalla legge. I militari hanno accertato omissioni rispetto alla reale composizione del nucleo familiare, a redditi evasi e già accertati dall’Agenzia delle Entrate e a variazioni di condizione occupazionale (a seguito dell’avvio di un’attività d’impresa).

Gli otto cittadini responsabili delle irregolarità sono stati deferiti all’autorità giudiziaria e segnalati alla direzione provinciale dell’Inps di Reggio per l’immediato blocco del beneficio ancora da riscuotere (pari a circa 15mila euro) e per avviare le procedure per il recupero delle somme già indebitamente incassate, quantificate complessivamente in oltre 43mila euro.

L’attività investigativa delle Fiamme Gialle di Guastalla, inoltre, ha permesso di risalire ad altre 16 persone – residenti nei comuni di Brescello, Reggiolo, Boretto, Novellara, Gualtieri e Luzzara – che avrebbero usufruito dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per prestazioni mediche e per l’acquisto di farmaci pur senza averne realmente diritto. Tutte le posizioni irregolari, che complessivamente hanno permesso ai beneficiari di evitare pagamenti per un totale di oltre 4mila euro, sono state segnalate all’Ausl di Reggio per avviare le azioni di recupero delle somme evase.